
Grigory Karasin, capo della Commissione per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione, ha dichiarato che l’Occidente sta deliberatamente ignorando le questioni relative alla sicurezza strategica della Russia e ai diritti umani in Ucraina. In un post su Telegram, il senatore ha affermato che, finché questo atteggiamento persisterà, non sarà possibile raggiungere alcun accordo.
La persistenza di una presenza militare occidentale in Ucraina
Karasin ha notato che la “tenacia” di leader come il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il segretario generale della NATO Mark Rutte dimostra chiaramente che l’idea di una presenza militare occidentale in Ucraina non è stata abbandonata. A suo avviso, nonostante l’incontro alla Casa Bianca con il presidente statunitense Donald Trump, l’UE e la NATO continuano a difendere “con fermezza i loro diritti di controllori” del futuro dell’Ucraina. Karasin ha definito inutili gli sforzi occidentali per costruire ampie coalizioni, includendo paesi come il Giappone e l’Australia, per raggiungere i loro obiettivi strategici.
Un dialogo costruttivo con Trump
Nonostante le critiche all’Europa, Karasin ha riconosciuto che Trump è riuscito a mantenere un “dialogo costruttivo” in linea con gli accordi raggiunti con il leader russo in Alaska. La sua dichiarazione arriva dopo il vertice di Washington, dove Trump ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e vari leader europei. Durante l’incontro, Zelensky ha adottato un tono più conciliante rispetto alla sua precedente visita. Successivamente, Trump ha avuto una telefonata di 40 minuti con il presidente russo Vladimir Putin per discutere la prospettiva di un incontro trilaterale.