
(AGENPARL) – Tue 19 August 2025 *Fiera del Levante. Mazzarano: “La Regione Puglia e il Comune di Bari dalla
parte giusta della Storia”*
“Il Comune di Bari ha assunto iniziative eccelse come la consegna simbolica
delle chiavi della città a Francesca Albanese, relatrice speciale delle
Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati e il divieto di
esposizione alle aziende israeliane alla Fiera del Levante”. Così Michele
Mazzarano, Consigliere regionale e primo firmatario della mozione mirata
ad interrompere i rapporti commerciali della Puglia con Israele.
“Le norme internazionali sul genocidio – prosegue il Consigliere –
impongono a tutti, istituzioni, enti pubblici, istituzioni, privati
cittadini, di assumere iniziative private e pubbliche per contrastare,
fermare, sabotare e non incorrere in correità di massacri indiscriminati di
cittadini inermi, come quello in corso nella Striscia di Gaza.
Per queste ragioni, con altri consiglieri regionali, nelle settimane
scorse, abbiamo proposto alla Regione Puglia di sospendere le relazioni
commerciali con Israele. Il Presidente Emiliano, con una circolare, ha
fatto sua questa proposta, invitando tutte le strutture, dipartimenti,
agenzie, enti della Regione Puglia di interrompere le relazioni commerciali
con lo Stato di Israele”.
“L’Accordo di Associazione tra Unione Europea e Israele, in vigore dal
2000, stabilisce un quadro per il dialogo politico e la cooperazione
economica. Esso prevede un’area di libero scambio e la cooperazione in vari
settori.
L’articolo 2 di questo Accordo recita così: «Le relazioni tra le parti,
così come tutte le disposizioni del presente accordo, si fondano sul
rispetto dei diritti umani e dei principi democratici, cui si ispira la
loro politica interna e internazionale e che costituisce elemento
essenziale dell’accordo.»
Con il genocidio in atto a Gaza, lo Stato di Israele e il suo esercito
stanno sistematicamente violando i diritti umani e con le politiche di
“apartheid” dei Palestinesi in Cisgiordania, stanno violando tutte le
disposizioni del diritto internazionale e le risoluzioni dell’Onu.
Il premier israeliano è perseguitato dalla Corte Penale Internazionale per
crimini contro l’umanità.
La violazione dei diritti umani è di norma attribuibile ad uno Stato,
Governo o esercito, mai ad un popolo. Per cui la retorica sulla distinzione
tra il popolo israeliano e Netanyahu non ha nessun valore e peraltro non
tiene conto che, avendo eletto Benjamin Netanyahu ripetutamente proprio
premier dal 1996 in poi, la maggioranza degli Israeliani non è esente da
responsabilità per la deriva di estremismo, fanatismo religioso e razzismo
anti arabo del proprio Governo.
“In questo terribile momento nella storia dei popoli del Mediterraneo –
conclude Mazzarano- la Regione Puglia e il Comune di Bari, con scelte
coraggiose si sono collocate dalla parte del Diritto Internazionale e del
Diritto Umanitario. Dalla parte giusta della Storia”.