
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la sua intenzione di firmare un ordine esecutivo per vietare a livello nazionale le schede elettorali per corrispondenza e le macchine per il voto elettronico. In un post su Truth Social, Trump ha definito le schede per corrispondenza come una fonte di “ENORMI FRODI” e le macchine elettroniche come “altamente ‘imprecise’, molto costose e seriamente controverse”.
Trump sostiene che il voto per corrispondenza è stato abbandonato da tutti gli altri Paesi del mondo a causa delle frodi riscontrate. A suo avviso, l’alternativa ideale sarebbe l’uso di “carta Watermark, precisa e sofisticata”, che non lascia dubbi sul risultato finale. Ha aggiunto che l’obiettivo dell’ordine esecutivo è portare “ONESTÀ alle elezioni di medio termine del 2026”, nonostante la Costituzione affidi agli Stati la gestione delle proprie elezioni.
L’annuncio di Trump ha sollevato interrogativi sulla sua validità legale. Tuttavia, l’articolo suggerisce che sottovalutare Trump sarebbe un errore, citando i suoi successi passati in questioni ritenute impossibili, come la revoca di Roe contro Wade e la risoluzione del programma nucleare iraniano. L’autore ipotizza che l’azione di Trump, al di là della sua efficacia immediata, serva a due scopi principali:
- Avviare un dibattito: Trump sta riaprendo una discussione che i Democratici e i media avevano cercato di etichettare come “negazionista delle elezioni”, costringendo a un confronto.
- Creare precedenti legali: anche se l’ordine esecutivo dovesse essere contestato in tribunale, potrebbe portare alla creazione di nuovi precedenti.
L’articolo sottolinea che il voto per corrispondenza, secondo Trump, non solo incoraggia le frodi, ma priva anche i cittadini del diritto di voto, una violazione dei diritti civili che rientra nella giurisdizione del governo federale. L’autore suggerisce che l’annuncio sia una mossa strategica che potrebbe portare a numerose azioni legali federali prima del 2026.