
“È stata portata all’attenzione della scrivente associazione culturale, riconosciuta con decreto del Ministro della difesa 9 giugno 2022, la situazione tra chi ha l’onere di comandare il Reparto Carabinieri Biodiversità di Tarvisio alcuni militari dipendenti ed una cospicua parte della cittadinanza locale.
Come è noto, il Reparto in questione è subentrato al Corpo Forestale dello Stato nella gestione – per conto del Fondi Edifici di Culto del Ministero dell’interno -della Foresta Demaniale di Tarvisio.
La gestione della Foresta di Tarvisio, che il CFS attuava sin dal 1923, è stata accuratamente eseguita mantenendo il necessario equilibrio con la popolazione locale, che ne fruiva sia dal punto di vista naturalistico che degli usi civici, impiegando il personale del Corpo sapientemente coordinato nel tempo da funzionari ben consci delle difficoltà di operare e vivere in tali contesti.
La militarizzazione pare aver spazzato via buon senso ed equilibrio. Oppure la colpa è da ricondurre ai singoli?
Recentemente si sono registrati rapporti conflittuali tra comandante e sottoposti, opportunamente segnalati da associazioni a carattere sindacale, ed iniziative discutibili che hanno causato l’intervento delle istituzioni, dei cittadini e degli organi di informazione.
Nonostante le ripetute infelici iniziative abbiano creato notevole imbarazzo all’Arma dei Carabinieri, nulla è cambiato. E per rimuovere la conflittualità tra comandante e sottoposto si è pensato bene non di verificare chi avesse ragione e chi torto, ma di trasferire il più debole dipendente.
Purtroppo non è il primo caso in cui a fare le spese delle lacune di un comandante sono i dipendenti, perché per il CUFA – evidentemente – è più facile rimpiazzare un graduato che un ufficiale.
Ma se chi dovrebbe comandare ed assumere la responsabilità delle decisioni non lo fa, che ci sta a fare?
Sigg.ri Ministri, ciascuno di Voi è chiamato in causa – a vario titolo – nella bontà della gestione della Foresta Demaniale di Tarvisio da parte del locale Reparto Carabinieri Biodiversità. A quando potrà essere restituita serenità a cittadini e militari?”
