
Il primo ministro britannico Sir Keir Starmer ha dichiarato che l’Ucraina è oggi “più vicina che mai alla pace” dopo il vertice bilaterale tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, tenutosi ad Anchorage, in Alaska.
Sebbene dal colloquio non sia emerso né un cessate il fuoco né un accordo di pace definitivo, diversi leader europei hanno espresso ottimismo sulla possibilità di porre fine al conflitto che dura da oltre tre anni e mezzo. “Gli sforzi del presidente Trump ci hanno avvicinato più che mai alla fine della guerra illegale della Russia in Ucraina. La sua leadership nel perseguire la fine delle uccisioni merita di essere lodata”, ha affermato Starmer in un’intervista al Times di Londra.
Un sostegno analogo è arrivato dal primo ministro ungherese Viktor Orbán, che ha dichiarato: “Per anni abbiamo visto le due maggiori potenze nucleari smantellare il quadro della loro cooperazione e scambiarsi messaggi ostili. Ora tutto questo è finito. Oggi il mondo è un posto più sicuro di ieri”.
Anche la premier italiana Giorgia Meloni ha espresso ottimismo, sottolineando che “si è finalmente aperto uno spiraglio di speranza per discutere di pace in Ucraina. L’Italia sta facendo la sua parte, insieme ai suoi alleati occidentali”.
Tuttavia, non tutti condividono lo stesso entusiasmo. La diplomatica estone e alta rappresentante dell’UE, Kaja Kallas, ha avvertito che Mosca non sembra intenzionata ad accettare una fine rapida della guerra. “Putin continua a trascinare i negoziati e spera di farla franca. Ha lasciato Anchorage senza prendere alcun impegno. La determinazione del presidente Trump sarà cruciale per costringere la Russia a trattare seriamente”, ha osservato.
Parallelamente, in una dichiarazione congiunta firmata dal presidente francese Emmanuel Macron, dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, dal presidente finlandese Alexander Stubb, dal premier polacco Donald Tusk, da Starmer, da Giorgia Meloni, dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo António Costa, i leader hanno chiesto un incontro “trilaterale” tra Trump, Putin e Zelensky.
Nella nota, i leader europei hanno ribadito che l’Ucraina deve ricevere garanzie di sicurezza solide e non deve subire alcuna limitazione sul percorso verso la NATO e l’Unione Europea. “La Russia non può avere diritto di veto sul futuro euro-atlantico dell’Ucraina. Accogliamo con favore la disponibilità del presidente Trump a fornire garanzie di sicurezza e la prontezza della Coalizione dei Volenterosi a svolgere un ruolo attivo”, si legge nella dichiarazione.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato l’intenzione di incontrare Trump a Washington lunedì per discutere i prossimi passi. Da parte sua, Trump ha dichiarato che con Putin “sono stati raggiunti accordi su molti punti”, ma ha ammesso che restano “uno o due nodi significativi” da sciogliere. “Penso che siamo abbastanza vicini a un accordo. Ora, guarda, l’Ucraina deve accettare. Forse diranno di no… ora tocca al presidente Zelensky”, ha concluso.