
Il ministro della Difesa britannico John Healey ha dichiarato che il Regno Unito è pronto a schierare truppe in Ucraina “fin dal primo giorno” qualora, nei prossimi giorni, venisse concordato un cessate il fuoco. L’annuncio arriva poche ore prima del vertice di pace in Alaska tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin.
Secondo Healey, i soldati britannici saranno parte della “Coalizione dei volenterosi” guidata da Regno Unito e Francia, creata per sostenere le forze ucraine, aiutarle a riorganizzarsi e a riarmarsi, considerato “il deterrente più forte contro una nuova invasione russa”. Intervistato dalla BBC, il ministro ha precisato che le truppe sono pronte a partire e a operare immediatamente, aggiungendo che ogni forza britannica avrebbe il diritto di difendersi in caso di attacco.
Healey ha auspicato che il vertice Trump-Putin possa rappresentare “un primo passo verso negoziati seri”, sottolineando che “la fine della guerra deve arrivare attraverso il dialogo e la diplomazia”. Trump, dal canto suo, ha ribadito che il vero lavoro potrebbe svolgersi in un successivo incontro trilaterale con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anche se Mosca non ha ancora accettato tale formato.
La Coalizione dei volenterosi, istituita il mese scorso con un quartier generale congiunto in Francia, prevede il trasferimento a Londra dopo 12 mesi e la creazione di una cellula di coordinamento a Kiev sotto comando britannico in caso di dispiegamento. Gli obiettivi includono il rafforzamento delle forze terrestri ucraine, la protezione dello spazio aereo con pattugliamenti e la sorveglianza del Mar Nero. Tuttavia, il sostegno militare concreto da parte di altri Paesi resta limitato, con Germania e Polonia tra i pochi partner potenzialmente disposti a contribuire.
Gli Stati Uniti, pur non escludendo garanzie di sicurezza, hanno chiarito che l’eventuale accordo non rientrerebbe nella cornice NATO. Durante il volo verso l’Alaska, Trump ha avvertito che se Putin non dimostrerà reale impegno per la pace, le conseguenze economiche per Mosca saranno “molto gravi”, aggiungendo di essere pronto a reagire per salvare vite umane. Più in particolare venerdì, in volo per il vertice in Alaska, il presidente Trump ha dichiarato ai giornalisti presenti che “forse” avrebbe fornito garanzie, ha riportato il Financial Times , ma “non sotto forma di NATO”.