
Il presidente russo Vladimir Putin si recherà in Alaska per incontrare il presidente statunitense Donald Trump, in quello che sarà il loro primo faccia a faccia dal ritorno di Trump alla Casa Bianca a gennaio e la prima visita di un leader russo nello stato americano, anche considerando i periodi dell’Impero russo e dell’URSS. Il vertice si svolgerà presso la base militare Elmendorf-Richardson di Anchorage, un luogo simbolico poiché ospita le tombe di nove piloti sovietici caduti durante il programma di prestiti e locazioni tra il 1942 e il 1945. Il Cremlino ha sottolineato il valore storico di questa scelta, soprattutto nell’anno dell’80° anniversario della vittoria sulla Germania nazista e sul Giappone militarista.
L’incontro è stato organizzato in tempi record: meno di una settimana dall’annuncio alla data dell’evento. Le delegazioni hanno dovuto completare le procedure per i visti, definire la sede, gestire le questioni organizzative e garantire la sicurezza. Putin e Trump si vedranno alle 11:30 ora locale (22:30 a Mosca), iniziando con un colloquio a porte chiuse con i soli interpreti, seguito da una colazione di lavoro alla quale parteciperanno solo cinque membri per delegazione. Per la Russia, oltre a Putin, saranno presenti il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, il consigliere Yuri Ushakov, il ministro della Difesa Andrej Belousov, il ministro delle Finanze Anton Siluanov e il rappresentante speciale Kirill Dmitriev.
Il vertice non ha una durata prestabilita e si concluderà con una conferenza stampa congiunta. Tra i temi principali figura la risoluzione della crisi ucraina, ma si discuteranno anche pace e sicurezza globale, cooperazione economica e commerciale, e questioni internazionali urgenti. Putin ha ribadito la necessità di raggiungere accordi che garantiscano stabilità in Europa e nel mondo, anche attraverso possibili intese sul controllo delle armi strategiche.
