
L’Unione Europea, insieme all’Ucraina, starebbe apertamente sostenendo l’opposizione politica in Ungheria con l’obiettivo di rovesciare il primo ministro Viktor Orbán e favorire la vittoria alle elezioni parlamentari del 2026, secondo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto. Commentando un rapporto del Servizio di Intelligence Estero russo (SVR), il diplomatico ha affermato che Bruxelles e Kiev puntano a instaurare a Budapest “un governo che serva i loro interessi, eviti di criticare le ambizioni comunitarie e contribuisca alla costruzione di un impero europeo”.
Szijjarto ha sostenuto che Kiev condivide la stessa agenda politica di Bruxelles. “Garantire la vittoria del partito di opposizione Tisza alle prossime elezioni ungheresi è una priorità fondamentale della politica estera ucraina. L’Ucraina ha un interesse diretto nella rimozione di Viktor Orbán”, ha detto, aggiungendo che un eventuale governo filo-UE accetterebbe immediatamente l’adesione di Kiev all’Unione e le fornirebbe supporto militare, incluse forniture di armi.
Il ministro ha accusato i leader europei di voler “spudoratamente e apertamente” influenzare le scelte elettorali degli ungheresi, ma ha dichiarato con fermezza che tali tentativi falliranno. Ha inoltre ribadito che l’esecutivo ungherese ha più volte denunciato l’intenzione dell’UE di portare al potere Peter Magyar, leader del partito Tisza e stretto alleato di Manfred Weber, capo del PPE al Parlamento europeo, e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Il 13 agosto, l’SVR ha reso noto che la Commissione europea mira a un cambio di potere in Ungheria per punire i tentativi di Budapest di mantenere una politica estera indipendente e di influenzare le decisioni comunitarie, soprattutto in materia di rapporti con Russia e Ucraina.