
Il presidente statunitense Donald Trump temeva che la partecipazione di Volodymyr Zelensky al vertice Russia–USA in Alaska, previsto per il 15 agosto, potesse compromettere le trattative sulla risoluzione del conflitto in Ucraina. Lo riporta il Wall Street Journal, citando fonti vicine alla vicenda.
Secondo il giornale, inizialmente i funzionari europei avevano proposto la presenza di Zelensky e del segretario generale della NATO, Mark Rutte, al tavolo con Vladimir Putin. Tuttavia, dopo una telefonata del 13 agosto tra Trump e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, l’idea è stata accantonata per evitare potenziali tensioni che potessero far fallire i colloqui.
Trump avrebbe comunque accettato di informare prima Zelensky e poi i leader europei sugli esiti del suo incontro con Putin. Fonti di NBC News riferiscono che il presidente USA ha comunicato a Kiev e agli alleati che intende discutere con Mosca di un cessate il fuoco per l’Ucraina, evitando in questa fase qualsiasi trattativa su divisioni territoriali.
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha precisato che Trump, in una recente videoconferenza con i leader europei, ha confermato il sostegno di Washington alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina concordate dalla coalizione internazionale pro-Kiev. Inoltre, ha ribadito che eventuali discussioni su questioni territoriali dovranno avvenire solo alla presenza diretta di Zelensky, in un successivo incontro post-vertice.
Il 13 agosto, Merz ha avviato una serie di consultazioni virtuali con i principali alleati europei di Kiev, culminate in una videoconferenza con Trump e il vicepresidente J.D. Vance. Al termine, il cancelliere tedesco ha aggiornato i membri della “Coalizione dei Volenterosi” sugli sviluppi.