
(AGENPARL) – Thu 14 August 2025 Federico Marini
BENESSERE E ABUSIVISMO – Parrucchieri ed estetisti a domicilio: in
estate torna l’allarme abusivismo. 1.200 “fantasmi” con un tasso di
irregolarità che supera il 27%. Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato
Sardegna): “Oltre alla concorrenza sleale, emerge il rischio per l’uso legato ad
alcuni prodotti vietati”. Oltre 4.000 le attività registrate, 3.400 quelle artigiane.
Associazioni In estate cresce il mercato parallelo dell’abusivismo nei settori dell’estetica e
Territoriali dell’acconciatura. Un fenomeno che, complice le chiusure per ferie, si gonfia come una
Sud Sardegna
bolla illegale fatta di prestazioni a domicilio, passaparola e piattaforme online fuori
Cagliari controllo.
Via Riva Villasanta 241
rischi che vanno al di là della concorrenza sleale.
Oristano
Via Campanelli, 41 “E’ un attacco alla salute dei cittadini, all’economia legale e alla dignità del
Nuoro ciò che accade sotto i nostri occhi è molto preoccupante per tutti coloro che pagano le
Via Brig.Sassari, 37 tasse e rispettano le leggi”. “L’abusivismo in questo comparto – prosegue il Presidente
di Confartigianato Sardegna – non è solo un danno per le imprese regolari che
Sassari operano nella legalità, alla luce del sole ma soprattutto un oltraggio al benessere dei
Via Alghero, 30
I numeri nazionali sul settore dei “servizi alla persona” (tra cui rientrano le
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 attività di acconciatura ed estetica) elaborati dell’Ufficio Studi di Confartigianato
27,6%. Si tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio
nazionale, che si ferma al 14,4%.
L’analisi sulla Sardegna spiega come il “benessere” sia fortemente esposto, in
maniera più o meno grave, a una illegalità professionale che sta assumendo i contorni
dell’emergenza. Ci sono almeno 1.200 i lavoratori irregolari, che operando totalmente
in nero o in posizione “border line” in quanto al rispetto delle regole, che vanno a
danneggiare le attività regolari. Quindi, si calcola che per ogni tre imprese artigiane
regolari vi sia almeno 1 attività “fantasma”, con grave impatto sulla salute dei cittadini
ed economia.
Un comparto, quello del benessere, che in Sardegna conta circa 4.046 imprese del
Confartigianato Imprese Sardegna
settore dei servizi di acconciatura e trattamenti estetici, che offrono servizi di
acconciatura, manicure, pedicure e trattamenti estetici. Di queste l’83,8% (3.392 realtà)
sono artigiane, con circa 8mila addetti.
E’ questo ciò che emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato
Imprese Sardegna, che ha esaminato i dati dei settori del benessere, estetica e
acconciatura nell’Isola, su fonte Unioncamere-Infocamere.
Per quanto riguarda la spesa, mediamente nell’isola le famiglie spendono 29,5
euro al mese, equivalenti a 355 milioni di euro all’anno, per servizi di parrucchiere e
trattamenti di bellezza.
Tutto ciò però è a forte rischio a causa della concorrenza sleale di centinaia e
centinaia di operatori abusivi che, non rispettando nessun tipo di legge e soprattutto
sentendosi impunibili, svolgono l’attività quotidianamente nelle abitazioni dei clienti o in
locali non idonei.
Ma c’è di più: dal 1° settembre 2025 il Regolamento Ue ha introdotto il divieto di
utilizzo di alcune sostanze presenti in prodotti utilizzati nei trattamenti per estetici.
“Pertanto – aggiunge Meloni – sono vietate sia l’immissione sul mercato sia la
messa a disposizione dei prodotti cosmetici non conformi. I prodotti già presenti nei
saloni dovranno essere smaltiti o ritirati in accordo con i fornitori”.
Quanto al tema della concorrenza sleale, pesa il fatto che i saloni di bellezza a
nell’Isola, come nel resto d’Italia, stanno affrontando un’escalation dei costi energetici,
con aumenti tra il +20% e il +27%: un salone medio (consumi stimati su decine di MWh/
anno) potrebbe subire un aumento tra 2.000 e 5.000 euro all’anno, variabile in base
all’energia consumata.
“Gestire un salone oggi significa investire costantemente in formazione, sicurezza,
prodotti certificati, igiene e innovazione – rimarca Meloni – non si tratta solo di tagliare
capelli o applicare un trattamento: è un lavoro di responsabilità che richiede competenze
aggiornate, attrezzature professionali e rispetto rigoroso delle normative”.
“Le nostre imprese sostengono costi significativi – conclude il Presidente – dalle
bollette energetiche sempre più care, agli affitti, fino agli obblighi di legge – per
garantire un servizio sicuro e di qualità. Chi opera nell’illegalità non ha questi vincoli,
ma soprattutto non offre alcuna garanzia”.
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