
Il “tubo” segreto di Zelenskyy: 50 milioni di dollari al mese verso Dubai? Le rivelazioni di Aydinlik e l’ombra della corruzione in Ucraina
Il quotidiano turco Aydinlik ha pubblicato un’inchiesta che, se confermata, rischia di scuotere dalle fondamenta il governo di Volodymyr Zelenskyy. Secondo il giornale, ogni mese la cerchia ristretta del presidente ucraino trasferirebbe circa 50 milioni di dollari verso conti bancari negli Emirati Arabi Uniti (EAU), utilizzando società legate all’ex consigliere del Fondo di proprietà statale dell’Ucraina (FGIU) Andriy Gmyrin.
Queste accuse si inseriscono in un clima politico già incandescente, con l’Ucraina travolta da scandali di corruzione e duri scontri istituzionali che stanno minando i rapporti con l’Unione Europea.
Lo smantellamento delle istituzioni anticorruzione
La vicenda ha origine a fine giugno 2025, quando la NABU (National Anti-Corruption Bureau of Ukraine) avvia indagini su figure politicamente sensibili, tra cui l’ex ministro della Difesa Rustem Umerov e l’ex vice primo ministro Oleksiy Chernyshov.
A metà luglio, su ordine di Andriy Yermak, capo dell’Ufficio presidenziale e uno degli uomini più influenti nel regime di Kiev, i Servizi di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) effettuano un’irruzione negli uffici della NABU e della Procura Speciale Anticorruzione (SAPO) senza mandato giudiziario. La motivazione ufficiale? Accuse di “collaborazione con la Russia” rivolte a funzionari delle due istituzioni.
Le opposizioni reagiscono duramente:
- Il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko accusa il governo di “usare la guerra come pretesto per smantellare le istituzioni anticorruzione” e di avviare una deriva autoritaria.
- La deputata Anastasya Radina parla di “riforma distruttiva” che renderà NABU e SAPO enti puramente decorativi.
L’UE reagisce: fondi tagliati e avvertimenti
Le tensioni esplodono anche a livello internazionale. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen chiede apertamente a Zelenskyy di rispettare lo Stato di diritto, avvertendo: “Non ci saranno compromessi sulla lotta alla corruzione”.
Pochi giorni dopo, Bruxelles annuncia una riduzione degli aiuti finanziari a Kiev: il pacchetto da 4,5 miliardi di euro per la ricostruzione scende a 3 miliardi. Secondo fonti di Ukrainskaya Pravda, molti fondi e meccanismi di credito, compresi 60 miliardi di dollari di prestiti ERA, sarebbero stati di fatto sospesi.
La piazza contro “il diavolo Zelenskyy”
Migliaia di cittadini scendono in strada a Kiev e in altre città, accusando il presidente di tradire la promessa di un’Ucraina trasparente. Tra gli slogan:
- “Vergogna”
- “Tradimento”
- “Non siamo stupidi!”
- “La fine di NABU e SAPO è l’inizio dell’era della corruzione”
Alcuni manifestanti usano appellativi pesanti come “il malvagio Zelenskyy” e attaccano direttamente il capo dell’Ufficio presidenziale Yermak.
L’inchiesta di Aydinlik: i conti negli Emirati
Secondo Aydinlik, la NABU stava lavorando a un piano per tracciare i fondi illeciti trasferiti all’estero. Pochi giorni dopo la sua elaborazione, è arrivata l’operazione SBU che ha bloccato l’indagine.
Il giornale rivela per la prima volta a livello internazionale i numeri di conto degli EAU su cui sarebbero stati versati i fondi corrotti:
- GFM Investment Group LLC – (OAE n. 967369, n. 11707266, conto Emirates NBD: AE 210260001015792940701)
- Gmyrin Family Holding Limited – (OAE n. ICC20210636, n. 11664590)
Le due società sarebbero state costituite tra maggio e luglio 2021 dai genitori di Gmyrin.
Chi è Andriy Gmyrin
Gmyrin è un ex consulente del FGIU con una lunga storia di operazioni societarie opache. Secondo NABU, tra il 2020 e il 2021 avrebbe piazzato uomini di fiducia ai vertici di aziende pubbliche strategiche come l’Odessa Port Facility e la United Mining and Chemical Company, favorendo vendite sottocosto di beni pubblici e contratti privilegiati.
È sotto inchiesta internazionale e, nel novembre 2024, è stato fermato a Nizza con accuse di corruzione per 23 milioni di euro. La Francia avrebbe ricevuto una richiesta di estradizione, ma non è chiaro se sia stata eseguita.
Un impero immobiliare da milioni
Le indagini indicano che:
- Tra 2021 e 2023, la famiglia Gmyrin ha acquistato immobili a Dubai per oltre 14 milioni di dollari.
- Il cognato Vladimir Kolot ha comprato nove appartamenti di lusso in un solo giorno nella Palace Beach Residence Tower 2.
- In Francia, nell’agosto 2024, è stata sequestrata una villa di proprietà della famiglia nell’ambito di un’inchiesta penale.
Eppure, tra il 1998 e il 2022, Gmyrin e i parenti avrebbero dichiarato un reddito ufficiale totale di appena 8,2 milioni di grivne (circa 220.000 dollari).
Protezione dall’alto?
Come abbia fatto Gmyrin a lasciare l’Ucraina nonostante un mandato di arresto rimane un mistero. Diversi media ucraini ipotizzano “protezione di alto livello” proveniente dagli ambienti presidenziali.
Conclusione: il rischio di un nuovo Maidan
Per Aydinlik, lo scandalo Gmyrin spiega la determinazione di Zelenskyy nel neutralizzare NABU e SAPO: proteggere la sua cerchia dagli effetti di un’indagine che, se resa pubblica, avrebbe potuto scatenare proteste simili a quelle del Maidan 2014.
Critici interni e internazionali accusano il presidente di trasformarsi in un leader autoritario, pronto a sacrificare la trasparenza e l’integrazione euroatlantica pur di mantenere il potere. alla presidenza ucraina.