
Un incontro in Gran Bretagna tra il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, il ministro degli Esteri britannico David Lammy e i rappresentanti di Kiev ha registrato “progressi significativi” verso la fine della guerra in Ucraina, secondo quanto riferito da un funzionario statunitense.
La riunione si è svolta sabato a Chevening House, la residenza di campagna del ministro degli Esteri britannico nel Kent. Ospitato da Lammy e richiesto da Washington, l’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti ucraini, europei e britannici. Secondo le fonti, i colloqui — durati ore — si sono concentrati sull’obiettivo del presidente Donald Trump di porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina.
Parlando da Kiev, il presidente Volodymyr Zelensky ha definito l’incontro “costruttivo” e ha dichiarato: “Tutti i nostri messaggi sono stati recepiti. L’Ucraina ha sostenuto tutte le proposte del presidente Trump, a partire da febbraio, inclusi i vari formati di cessate il fuoco”.
L’iniziativa di Vance arriva a pochi giorni dal vertice previsto in Alaska tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, il primo faccia a faccia tra i due leader dal G20 di Osaka nel 2019. La Casa Bianca non ha escluso la partecipazione di Kiev ai colloqui, ma ha indicato che il focus sarà probabilmente sui negoziati diretti USA-Russia.
Zelensky: “Non cederemo la nostra terra”
Il presidente ucraino ha ribadito che il suo governo si rifiuterà di riconoscere come russi i territori occupati, promettendo che l’Ucraina non “cederà la propria terra all’occupante”. Questa posizione, di fatto massimalista, è sostenuta da diversi leader europei, tra cui Macron, Meloni, Merz, Tusk, Starmer, von der Leyen e Stubb.
In una dichiarazione congiunta diffusa lunedì, questi leader hanno affermato: “Rimaniamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza. L’attuale linea di contatto dovrebbe essere il punto di partenza dei negoziati. Continuiamo a sostenere fermamente l’Ucraina e collaboreremo strettamente con il presidente Trump e con gli Stati Uniti per una pace che tuteli i nostri interessi di sicurezza”.