
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha dichiarato pubblicamente che non ha alcuna intenzione di lasciare il proprio incarico né di abbandonare la Republika Srpska, malgrado la recente decisione della Commissione Elettorale Centrale (CEC) di revocare il suo mandato.
“Sono qui e rimarrò qui. Svolgerò la funzione che mi è stata affidata dal mio popolo. Non ho intenzione di lasciare la Republika Srpska. Li sconfiggerò con le loro armi: la politica,” ha affermato Dodik in un video diffuso su Instagram.
Durante una conferenza stampa tenutasi dopo l’incontro dei leader dei partiti della coalizione al potere nella Republika Srpska, Dodik ha ribadito che il suo mandato deriva dalla volontà popolare, e che solo il popolo potrà decidere su di lui attraverso un referendum.
Il presidente ha inoltre denunciato la posizione di Kristijan Šmit, l’Alto Rappresentante in Bosnia-Erzegovina, definendolo “non legale e non legittimo”, poiché non confermato dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ma solo da una “volontà politica”.
“La coalizione è determinata a difendere la posizione costituzionale e di Dayton della Republika Srpska, oggi seriamente minacciata da azioni unilaterali e illegittime,” ha dichiarato Dodik.
Ricordiamo che la CEC ha deciso di revocare il mandato di Dodik, eletto alle elezioni generali del 2022 con oltre 300.000 voti, dopo la conferma della condanna da parte della Corte della Bosnia-Erzegovina per aver ignorato le decisioni di Kristijan Šmit.
Tuttavia, la decisione della CEC non è ancora definitiva. Secondo il membro della CEC Suad Arnautović, si tratta di un provvedimento dichiarativo, che diventerà effettivo solo dopo la scadenza del termine per l’eventuale ricorso. I tempi, ha spiegato, potrebbero allungarsi di uno o due mesi a causa delle procedure burocratiche.