
(AGENPARL) – Thu 07 August 2025 LEGIONE CARABINIERI LAZIO
Comando Provinciale di Roma
Comunicato Stampa
CARABINIERI ARRESTANO AUTORI DI UNA TRUFFA AI DANNI DI UNA DONNA DI 94 ANNI.
Nei giorni scorsi, a Campagnano di Roma (RM), i Carabinieri della Sezione
Radiomobile della Compagnia di Bracciano hanno arrestato un 31enne
originario del Bangladesh e un ragazzo italiano, residente nellarea
metropolitana di Napoli, gravemente indiziati del reato di truffa, commesso
ai danni di unanziana di 94 anni. I due sono stati fermati e trovati in
possesso di tutti i soldi che aveva in casa lanziana donna, i gioielli in
oro, compresa la fede nuziale e la carta bancomat con cui, pochi minuti
dopo, hanno effettuato il prelievo di diverse migliaia di euro.
Il raggiro è avvenuto a Nepi (VT), purtroppo, con lormai consolidata
tecnica di telefonare allanziana sfruttando le proprie vulnerabilità
affettive per farla cadere nella trappola.
In particolare, secondo quanto riportato lucidamente dalla 94enne nella
denuncia presentata presso la locale Stazione Carabinieri, una voce maschile
giovane aveva effettuato una telefonata sul telefono fisso della donna,
presentandosi con il vero nome del nipote evento tipico in questo tipo di
truffa. La signora, in un primo momento si accorge di qualcosa di strano,
perché non ne riconosce immediatamente la voce ma in un secondo momento cede
allabilità dei truffatori, perché attribuisce il cambiamento di voce al
timore e alla preoccupazione per quanto stava accadendo. La voce al telefono
infatti ha raccontato di avere avuto un problema con un pagamento
elettronico di 300 Euro ma, poiché il movimento di denaro non era andato a
buon fine, la cosa era passata alla Polizia Postale, motivo per cui
avrebbe dovuto pagare 8000 Euro. Il nipote chiede allora alla donna
anziana quanti soldi abbia in casa, aggiunge di essere a conoscenza che ha
anche delloro e se abbia la carta Bancomat con il pin, perché se non avesse
pagato sarebbe intervenuta la Polizia Postale anche nei suoi confronti con
un sequestro. La malcapitata risponde di avere solamente 600 euro in
contanti e i gioielli che aveva addosso, tra cui la fede nuziale. A questo
punto viene rassicurata dal finto nipote che le dice che loro sarebbe stato
depositato in una cassetta di sicurezza e riconsegnato alla fine di tutto.
Nel frattempo la malcapitata è stata confusa ulteriormente da un complice
che le ha dettato una serie di numeri, tra cui il numero di una cassetta di
sicurezza, codici di sicurezza ecc
la tattica infatti è quella di tenere
lanziana vittima quanto più possibile al telefono sia per evitare che possa
chiamare i veri familiari ed accorgersi della truffa, sia per dare il tempo
al complice presente in zona di potersi recare allindirizzo per il ritiro
dei contanti e dei gioielli. Quasi alla fine della telefonata, le chiede di
mettere tutti i soldi, loro, il Bancomat e il suo telefono cellulare in una
busta di plastica e le comunica che di lì a poco sarebbe passato un certo
Luca, agente della Polizia Postale, al quale avrebbe dovuto consegnare la
busta. Pochi minuti dopo si presenta effettivamente alla porta della signora
un ragazzo, con il nome di Luca, al quale lanziana consegna la busta che
aveva preparato. La signora ricorda bene il fantomatico Luca e lo descrive
minuziosamente ai Carabinieri di giovane età, forse neanche 18 anni,
carnagione chiara, magro, molto più alto di me, capelli corti castani
pettinati su in alto, indossava una maglietta di colore scuro con una
scritta, credo di colore bianco, con sé aveva un borsello legato al polso –
aggiunge anche qualora rivedesse il giovane sarebbe senza dubbio in grado di
riconoscerlo.
Le indagini e larresto
Tutto inizia quando il Comandante della Stazione di Nepi (VT) viene
informato dal alcuni concittadini che stava circolando nel paese una Fiat
500x, di colore grigio, con due strani soggetti a bordo, uno di carnagione
più scura e un altro di carnagione più chiara, che, probabilmente, stavano
in loco per fare delle truffe. Da quel momento partono subito le ricerche,
la nota viene immediatamente diffusa alla Centrale Operativa della Compagnia
di Civita Castellana, che la dirama alle centrali vicine, tra cui quella di
Bracciano, territorio in cui saranno successivamente fermati gli autori. I
Carabinieri della Sez. Radiomobile di Bracciano, ricevuta la nota, si
dirigono immediatamente verso la SS2 bis, frequente direzione di fuga dei
malviventi dal viterbese verso la Capitale, qui intercettano la 500x della
nota e ne arrestano la marcia. A bordo cerano i soggetti segnalati poco
prima, alla guida un uomo e sul lato passeggero un ragazzo. Entrambi vivono
nellarea Metropolitana di Napoli, da cui sono partiti per commettere la
truffa.
Iniziano le operazioni, entrambi i soggetti, così come lautovettura con cui
sono stati fermati, vengono perquisiti. Uno dei Carabinieri rinviene un
borsello con allinterno 7.700 Euro in contanti, gioielli in oro, una carta
bancomat e un telefono cellulare. Inizia immediatamente lo scambio
info-operativo tra i Carabinieri di Bracciano con i colleghi di Nepi per
verificare se effettivamente quanto rinvenuto corrisponda a quanto sottratto
allanziana malcapitata. Il telefono, la carta bancomat e tutti i monili in
oro corrispondevano perfettamente, solamente i contanti sono molti di più di
quelli consegnati dalla signora, ma a seguito di un riscontro con la Banca
si è scoperto che i truffatori, una volta prelevata la busta di plastica
dallanziana, si erano immediatamente recati a fare due prelievi allo
sportello Bancomat, uno da 2000 Euro e uno da 5000 Euro. Ricostruita nel
dettaglio la dinamica degli eventi, entrambi i soggetti sono stati arrestati
e accompagnati presso le locali case circondariali a disposizione
dellautorità giudiziaria.
Malgrado lamarezza per la tragica vicenda, lepilogo è stato il momento più
bello – restituire il maltolto ai figli dellanziana signora che nel
frattempo si erano recati in caserma. Entrambi hanno manifestato stupore e
gratitudine per la rapidità e la professionalità dei Carabinieri.
Le indagini sulla vicenda sono tuttora in corso, alla ricerca dei complici
degli autori materiali della truffa, al fine di ricostruire la rete
criminale che opera dietro questa sentita tipologia di delitti.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari,
gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di
colpevolezza con sentenza definitiva.
070825
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Aliquota Comunicazione e Stampa – Comando Provinciale Carabinieri Roma
P.zza San Lorenzo in Lucina, 6
00186 Roma