
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 *Almasri. Fratoianni (Avs), la scarcerazione e il rimpatrio di un
torturatore e trafficante fu una scelta politica precisa di questo
governo, fra menzogne e balbettii. Fanno finta che la legge non esista.*
Le bugie sono state clamorose. I ministri Nordio e Piantedosi in Parlamento
hanno fornito versioni diverse, quando era chiaro a tutti che il governo
era stato avvertito per tempo dell’arresto, aveva contattato l’ambasciata
all’Aia e quindi tutti sapevano esattamente quello che facevano, come
dimostrano i messaggi su Signal del capo di gabinetto del ministro Nordio.
Insomma mi pare che ora le carte aggiungono che la liberazione non è stata
figlia di un cavillo, ma una precisa scelta politica. La premier Giorgia
Meloni del resto l’altra sera l’ha pienamente rivendicata
Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista a Repubblica.
Hanno preferito mettere in piedi una sceneggiata – prosegue il leader di SI
– degna delle peggiori commedie all’italiana. Menzogne, balbettii,
contraddizioni. E la contraddizione più grande è della premier, che dopo la
strage di Cutro aveva promesso di inseguire i trafficanti lungo tutto il
globo terracqueo. L’ archiviazione non cancella le sue responsabilità
politiche, al pari degli altri.
Sul piano politico hanno tutti la stessa responsabilità, da Nordio a
Piantedosi a Mantovano per aver liberato un criminale accusato di reato
gravissimi. Il profilo giuridico dovrebbe poterlo affrontare la
magistratura, ma temo che il no all’autorizzazione sarà scontato in
Parlamento. Del resto finora la maggioranza ha sempre fatto quadrato in
casi analoghi.
Fanno finta – conclude Fratoianni – che la legge non esista, difendendo i
propri indagati. Va denunciato lo strame che la destra fa del diritto, una
tendenza in tutto il mondo, a cominciare da Trump. E quindi questa storia
non finisce qui.
Lo rende noto l’ufficio stampa – Roma, 6 agosto 2025 ore 9.30