
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 LA PUGLIA AVVIA L’EDUCAZIONE IN NATURA: APPROVATO LO SCHEMA DI REGOLAMENTO CHE DISCIPLINA IL MODELLO EDUCATIVO A CONTATTO CON LA NATURA
La Puglia compie un passo deciso verso l’innovazione educativa: è stato approvato in Giunta regionale lo schema di Regolamento attuativo della Legge Regionale n. 2/2023, che introduce e disciplina in modo organico il modello educativo di nido e scuola dell’infanzia in natura. Si tratta di un modello pensato per bambini e bambine da 0 a 6 anni, che prevede attività educative svolte prevalentemente all’aria aperta, a stretto contatto con la natura, in contesti agricoli e rurali. Un nuovo modo di educare, immersi nella natura o nei ritmi del mondo rurale.
Questa scelta si fonda su evidenze pedagogiche consolidate: il tempo trascorso all’aperto favorisce l’autonomia, stimola la curiosità, migliora il benessere psicofisico dei minori coinvolti e li aiuta a sviluppare una relazione sana con l’ambiente. L’approccio “outdoor” si inserisce all’interno del Sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai sei anni (D. Lgs. 65/2017) con l’intento di offrire un’alternativa concreta e qualificata all’educazione tradizionale indoor.
“L’educazione in natura non è una moda, ma una visione pedagogica solida e rispettosa dei tempi dell’infanzia – dichiara l’assessore alla Formazione e lavoro, Sebastiano Leo –. Con questo Regolamento la Puglia diventa una delle prime regioni italiane a dare pieno riconoscimento normativo a un modello educativo che valorizza il legame con il territorio, con le aziende agricole e, in generale, con il patrimonio naturale locale”.
La legge regionale, già aggiornata con gli interventi normativi del 2024 e del 2025 (L.R. n. 42/2024 e n. 4/2025), in ossequio a osservazioni da parte del Ministero dell’Istruzione, non introduce nuove tipologie di servizi, ma riconosce l’educazione in natura come un progetto educativo specifico applicabile sia ai servizi educativi già esistenti e alle scuole dell’infanzia sia a nuove unità di offerta, quando organizzati in prevalenza in ambienti naturali o a contatto con la natura.
Il Regolamento – composto da 7 articoli – stabilisce: i requisiti strutturali degli spazi all’aperto; le competenze educative e professionali richieste al personale addetto, comprese le figure esperte in educazione in natura; le modalità di interazione con contesti naturali esterni.
“Non si tratta solo di innovare l’offerta educativa – aggiunge l’assessore – ma di rafforzare la rete della comunità educante puntando su un modello educativo a contatto con la natura in grado di far crescere i nostri bambini e le nostre bambine con una forte sensibilità ai temi ambientali sin dall’infanzia. In un tempo segnato dall’iperconnessione, ritrovare l’equilibrio con la natura è un atto educativo e anche culturale”.