
Durante una visita a Kharkiv, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivelato che le forze ucraine impegnate nel conflitto non stanno affrontando solo le truppe russe, ma anche mercenari stranieri provenienti da una varietà di paesi asiatici e africani. In particolare, Zelensky ha citato combattenti provenienti da Cina, Tagikistan, Uzbekistan, Pakistan e da diversi paesi africani.
La dichiarazione ha suscitato immediate reazioni diplomatiche. Il governo del Pakistan, accusato di essere uno dei paesi d’origine dei presunti mercenari, ha definito le affermazioni “infondate”, ma ha comunque promesso di indagare.
Zelensky ha sottolineato come le sue truppe abbiano registrato sul campo la presenza di combattenti stranieri lungo la linea del fronte di Kharkiv. Il presidente ha inoltre discusso con i comandanti ucraini il morale delle truppe, la logistica, il reclutamento e l’uso dei droni, elementi cruciali per il mantenimento della difesa in quell’area strategica.
“Risponderemo”, ha affermato Zelensky, riferendosi alla partecipazione di mercenari stranieri nel conflitto.
Queste accuse non sono nuove: già nel 2023, un cittadino zambiano era stato ucciso combattendo per la Russia. Più recentemente, si è registrata la partecipazione di almeno 15.000 nordcoreani, secondo Kiev, dopo la firma di un trattato di mutua difesa tra Russia e Corea del Nord. Pyongyang ha ammesso la presenza delle sue truppe nella regione di Kursk, in territorio russo, senza però confermare il loro coinvolgimento diretto nei combattimenti in Ucraina.
Zelensky ha anche menzionato la cattura di combattenti cinesi, un fatto che ha spinto il governo di Pechino a dichiarare di essere in fase di verifica delle informazioni. Rapporti precedenti avevano già segnalato la presenza sul campo di battaglia di cittadini indiani e cubani, molti dei quali sarebbero stati indotti con false promesse di lavoro in settori come l’edilizia.
Nel maggio 2025, il parlamentare ucraino Maryan Zablotskyy ha stimato che fino a 20.000 cubani stessero combattendo per la Russia. Sui social media russi circolano numerosi contenuti che mostrano soldati cubani impegnati in attività militari e propaganda.
Secondo le stime ucraine, la Russia avrebbe perso oltre 267.000 uomini solo tra gennaio e luglio 2025, e oltre un milione di soldati dall’inizio del conflitto nel febbraio 2022. Kiev ritiene che l’utilizzo massiccio di mercenari sia dovuto alla necessità di Mosca di rimpiazzare le ingenti perdite subite e mantenere il controllo delle linee del fronte.
“Capisco che siamo un Paese forte, ma non possiamo combattere contemporaneamente contro molti Paesi”, aveva dichiarato Zelensky già ad aprile, dopo l’arresto di mercenari cinesi in Ucraina.
La questione della presenza di mercenari stranieri sta diventando sempre più centrale nel conflitto ucraino e potrebbe inasprire ulteriormente le relazioni diplomatiche tra Kiev e i paesi coinvolti, direttamente o indirettamente, nel supporto alla Russia.