
Il Vice Primo Ministro della Republika Srpska, Alen Šeranić, ha dichiarato che i prossimi passi del Governo dell’entità saranno orientati alla protezione delle istituzioni, della pace e della sicurezza, respingendo la sentenza che definisce “incostituzionale e illegittima” emessa dalla Corte di Bosnia-Erzegovina contro il Presidente Milorad Dodik.
In un’intervista ad ATV, Šeranić ha denunciato il progressivo smantellamento dell’Accordo di Pace di Dayton, affermando che ciò è ormai evidente a tutti i cittadini.
“È evidente che l’accordo di Dayton viene demolito pezzo dopo pezzo. La nostra risposta deve essere istituzionale, forte e unitaria,” ha dichiarato Šeranić.
Ribadendo la piena fiducia nell’attuale esecutivo, Šeranić ha invocato la formazione di un governo di unità nazionale, che agisca nell’interesse collettivo della Republika Srpska, a prescindere dalle differenze politiche tra i partiti.
Secondo Šeranić, le istituzioni giudiziarie della Bosnia-Erzegovina – sia il Tribunale che la Procura – sono incostituzionali, in linea con quanto già dichiarato dall’Assemblea Nazionale della Republika Srpska in precedenti risoluzioni.
Durante una sessione straordinaria del Governo a Banja Luka, l’esecutivo ha affermato che la condanna a Dodik non è solo un attacco al Presidente, ma a tutto il popolo serbo in Bosnia-Erzegovina, minacciandone l’uguaglianza, la sopravvivenza politica e istituzionale, oltre che i diritti garantiti dagli accordi internazionali.
“Il Governo della Republika Srpska continuerà a operare nel pieno rispetto degli Accordi di Dayton e a cercare soluzioni concrete nel quadro della Bosnia-Erzegovina, ma non può accettare decisioni giuridicamente nulle e motivate politicamente,” ha concluso Šeranić.