
(AGENPARL) – Tue 05 August 2025 Il Consiglio dei Ministri impugna la legge 23 del 5/06/2025 della Regione
Siciliana, recante “Norme in materia di sanità”. Russo e Varchi (FdI):
“Violava la Costituzione, non si può negare agli obiettori di partecipare
ai concorsi”
“L’obiezione di coscienza rappresenta l’espressione più autentica della
libertà personale, religiosa, morale e intellettuale. Per tale motivo
apprendiamo favorevolmente l’impugnativa da parte del consiglio dei
Ministri della legge 23 del 5/06/2025 della Regione Siciliana che prevedeva
l’assunzione negli ospedali pubblici di assumere medici e altro personale
non obiettore di coscienza”, a dichiararlo sono il senatore e capogruppo di
Fratelli d’Italia in commissione insularità Raoul Russo e Carolina Varchi,
capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera in commissione giustizia.
“La legge violava l’articolo 117 della Costituzione, che garantisce i
principi di uguaglianza, di diritto di obiezione di coscienza, di parità di
accesso agli uffici pubblici e in tema di pubblico concorso. La legge 194
del ’78 – aggiungono Russo e Varchi – garantisce appieno tutti i diritti in
campo ed in Sicilia non vi è alcun problema legato alla sua concreta
applicazione. La legge impugnata da Roma, pertanto, aveva un carattere
strumentale”.
“Noi non siamo contro l’obiezione di coscienza che non è solo una questione
di principio ma anche uno strumento concreto di tutela della dignità umana,
della pluralità delle coscienze e della convivenza democratica, ma –
concludono Russo e Varchi – va garantita a tutti la possibilità di
partecipare ad un concorso pubblico”.
Tessera Odg 171486