
(AGENPARL) – Mon 04 August 2025 4 agosto 2025
Vino, Coldiretti Pavia: partita la vendemmia
in anticipo per il caldo, cresce la produzione
Iniziata la raccolta in Oltrepò Pavese, prima area vitivinicola in Lombardia
È partita in anticipo la vendemmia 2025 in Oltrepò Pavese, con un aumento di circa il 10% nella quantità delle uve rispetto all’anno scorso. Lo rende noto Coldiretti Pavia in occasione del taglio dei primi grappoli in Oltrepò Pavese, maggiore area vitivinicola della regione con circa 12 mila ettari coltivati a vigneto.
Le prime operazioni di raccolta sono iniziate stamattina presto presso l’azienda agricola Defilippi a Oliva Gessi (PV). Qui – spiega Coldiretti Pavia – sono state raccolte le uve bianche per basi spumante, la cui maturazione quest’anno è stata accelerata dalle alte temperature che in Oltrepò Pavese hanno portato all’inizio della raccolta con un anticipo di una decina di giorni rispetto alla passata stagione.
“Rispetto al 2024, che era stata un’annata complicata dal maltempo e segnata un calo pesante nella produzione di uva, la vendemmia di quest’anno si prospetta decisamente migliore – spiega Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia – Al momento, secondo le nostre prime stime, è previsto un aumento di circa il 10% nella quantità delle uve rispetto allo scorso anno: le impressioni iniziali sono di un’annata che porterà uva in quantità e di alta qualità, anche se soltanto nelle prossime settimane si potrà avere un quadro più preciso della situazione”.
Per quanto riguarda le uve rosse e in particolare la Croatina – spiega Coldiretti Pavia – sono infatti ancora da valutare le conseguenze sulle piante degli attacchi di peronospora dello scorso anno, oltre all’evoluzione climatica dei mesi di agosto e settembre durante i quali le operazioni di raccolta entreranno nel vivo. Di certo la vendemmia 2025 è in anticipo di una decina di giorni rispetto a quella dell’anno scorso, quando la raccolta dei primi grappoli – sottolinea Coldiretti Pavia – era iniziata soltanto dopo Ferragosto. A essere raccolte per prime sono le uve di Chardonnay per le basi spumante; seguiranno nei prossimi giorni quelle di Pinot Nero.
“I primi grappoli che abbiamo colto oggi ci fanno sperare in un’annata molto buona, soprattutto dal punto di vista qualitativo – sottolinea Federico Defilippi, viticoltore di Oliva Gessi (PV) dove stamattina è iniziata la vendemmia 2025 – Per fortuna quest’anno non siamo stati interessati dalle malattie fungine come la peronospora, che invece nel 2024 ci avevano colpito pesantemente”. La produzione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese – spiega Coldiretti Pavia – ha una posizione di rilievo nel panorama della Lombardia: rappresenta oltre il 40% della produzione di uva da vino della Regione, ed è destinata per la stragrande maggioranza (oltre il 90%) a vini a denominazione DOCG, DOC e IGT.
A livello nazionale – spiega Coldiretti – la produzione di vino dovrebbe aggirarsi quest’anno intorno ai 45 milioni di ettolitri, con una qualità tra il buono e l’ottimo. Lungo la Penisola siccità e maltempo hanno condizionato in alcuni territori le rese – specifica la Coldiretti nazionale – ma senza pregiudicare la qualità, così come i problemi legati a malattie come peronospora e oidio sono risultati inferiori rispetto alle preoccupazioni iniziali, oltre agli attacchi degli insetti alieni. Fenomeni che hanno pesato comunque sui costi di produzione, dall’acqua alle strategie di protezione delle uve.
Ma l’avvio della vendemmia – conclude Coldiretti – arriva anche in un momento delicato per il settore vitivinicolo italiano, con i dazi Usa che vanno a colpire il principale mercato di riferimento in valore per le cantine tricolori, mentre proseguono i tentativi di ingiustificata demonizzazione di un prodotto che rientra a pieno titolo nella Dieta Mediterranea e i cui benefici legati a un consumo consapevole sono stati ampiamenti provati. “Con un valore che nel 2024 ha sfiorato gli 8 miliardi di euro, gli Usa rappresentano il primo mercato extra-Ue per l’agroalimentare italiano – dice ancora Silvia Garavaglia – E il vino è il primo prodotto agroalimentare esportato negli USA, con 1,9 miliardi di euro. Con i dazi il settore rischia un impatto stimato a livello italiano in oltre 290 milioni di euro. Serve una reazione decisa – conclude il Presidente di Coldiretti Pavia – per ottenere l’esclusione dei prodotti agroalimentari di eccellenza dalla lista dei dazi e garantire sostegno economico alle filiere più colpite: fa bene il nostro Governo a spingere perché si arrivi a questo per salvaguardare un comparto strategico come quello agricolo”.
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