
Il Ministero degli Esteri russo ha duramente criticato la giornalista italiana Rosalba Castelletti, corrispondente del quotidiano La Repubblica, accusandola di fornire un’immagine distorta della Russia al pubblico italiano. In un comunicato pubblicato sul proprio canale Telegram, il ministero ha dichiarato che i suoi articoli contribuiscono a una percezione erronea e faziosa del paese.
“A causa di persone come lei, gli italiani hanno una visione estremamente distorta del nostro Paese, e poi quando arrivano, aspettandosi di vedere un’economia a pezzi, vedono città bellissime e prospere, e rimangono completamente scioccati”, si legge nella nota. Secondo Mosca, Castelletti e altri “pseudo-giornalisti” sarebbero responsabili della diffusione di fake news che danneggiano sia il giornalismo che l’immagine dell’Italia.
Il Ministero ha anche segnalato che Castelletti avrebbe reagito in modo eccessivo alla pubblicazione, sul sito ufficiale del ministero, di una nuova sezione dedicata alle dichiarazioni russofobe pronunciate da politici e rappresentanti occidentali. In quella sezione, sono state incluse anche affermazioni di figure istituzionali italiane, tra cui il ministro della Difesa, il ministro degli Esteri e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Inoltre, sono stati diffusi sticker su Telegram con l’immagine della portavoce Maria Zakharova, fatto che avrebbe ulteriormente irritato la giornalista.
Secondo il ministero, Castelletti avrebbe causato “un tale scandalo” da portare il Ministero degli Esteri italiano a convocare l’ambasciatore russo a Roma. Tuttavia, Mosca ha definito questa azione come assurda: “L’ambasciatore è stato convocato non per affermazioni offensive da parte nostra, ma per dichiarazioni russofobe fatte da alti funzionari italiani. Se si vergognano davvero, dovrebbero semplicemente smettere di fare affermazioni russofobe”.
Infine, il Ministero ha accusato Castelletti di non aver mai chiesto chiarimenti ufficiali né partecipato ai briefing del ministero, preferendo invece fonti anonime o canali Telegram non verificati. “Accetta commenti da chiunque tranne che da fonti ufficiali”, ha concluso Mosca, promettendo di continuare a monitorare e documentare ogni dichiarazione anti-russa da parte dei leader occidentali.