
(AGENPARL) – Thu 31 July 2025 Pordenone, 31 luglio 2025 – «Stiamo vivendo un periodo particolarmente tormentato, anche dal punto di vista economico: guerre, dazi e tensioni geopolitiche stanno modificando il quadro competitivo per le nostre imprese e ci obbligano a calibrare azioni e strategie per affrontare condizioni nuove e incerte». Così il Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, in apertura della consueta conferenza stampa che CAA convoca tradizionalmente prima della pausa estiva per fare il punto sulle attività associative e sul contesto economico-produttivo di riferimento. Presente anche il Direttore Generale, Massimiliano Ciarrocchi e il Vicedirettore operativo, Giuseppe Del Col.
Dazi e competitività. Primo focus sull’attualità e sulle ricadute che potranno derivare dagli accordi commerciali in via di definizione tra Stati Uniti e Unione Europea, con un impatto potenzialmente devastante sui costi dell’energia e sulla competitività industriale. «Non conosciamo ancora i dettagli dell’intesa, ma già il solo aumento dei dazi sull’acciaio e sull’alluminio, fino al 50%, desta grande preoccupazione. Siamo di fronte a misure sbagliate, che danneggeranno non solo l’economia europea, ma anche quella americana, anche se quello è un problema che non ci riguarda», ha dichiarato Agrusti. L’incertezza sui contenuti reali dell’accordo rappresenta un ulteriore elemento di criticità. «Il problema è che non si conoscono i dettagli effettivi dell’intesa, ma si parla di clausole che potrebbero avere effetti pesantissimi. Se il 50% riguardasse anche i manufatti e non solo la materia prima ci troveremmo in una situazione gravissima. Se in futuro ci trovassimo a dover fornire – faccio un esempio – ponti o componenti per infrastrutture ferroviarie, ci chiediamo se esse saranno considerate manufatti soggetti al 15% o prodotti in acciaio colpiti dal 50%. Questo fa tutta la differenza del mondo per la tenuta competitiva del nostro sistema manifatturiero». L’accordo nasconde ulteriori insidie, tra cui l’obbligo per l’Europa di acquistare 800 miliardi di metri cubi di gas liquido dagli Stati Uniti. «Che costa molto di più rispetto al naturale e, in aggiunta, le nostre capacità di rigassificazione sono limitate. Di fatto, rischiamo di passare dalla dipendenza dalla Russia a una dipendenza altrettanto stringente dagli Stati Uniti», ha osservato il Presidente. Riguardo le ricadute per le imprese degli aumenti di spesa per la difesa decisi in ambito NATO, Agrusti ha sottolineato che «è necessario comprendere se l’impegno a destinare il 5% del PIL alla difesa significherà più produzioni europee, quindi anche italiane, o principalmente l’acquisto di armamenti statunitensi».
Formazione: consolidamento e futuro. Accanto alle sfide internazionali, Agrusti ha rivendicato i risultati raggiunti sul fronte della formazione tecnica avanzata, una delle direttrici strategiche di CAA. «Siamo stati pionieri nella promozione degli ITS. Oggi abbiamo diversi istituti tecnici superiori attivi nella nostra regione, con corsi su agroindustria, energia, meccatronica e digitale che coinvolgono già oltre 400 studenti e che sono destinati a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Grazie ai fondi PNRR, sono state realizzate nuove infrastrutture formative di alto livello. Nel 2024 abbiamo intercettato circa 14 milioni di euro per acquisire strumenti, tecnologie e immobili, risorse già utilizzate integralmente. Questa capacità di spesa ha permesso di ottenere un ulteriore finanziamento di un milione e mezzo di euro, sempre dal PNRR per ampliare l’esistente al Valle Center, con completamento previsto entro marzo 2026. La Fondazione ITS Pordenone Alto Adriatico raggiungerà una capienza di circa 300 persone, con una previsione di 500 studenti nei prossimi tre anni. L’ex Birreria sarà completata entro la primavera del 2026 e ospiterà l’infrastruttura tecnologica e uno studentato, con risorse PNRR già individuate». Agrusti ha aggiunto che è in essere un impegno con il Consorzio Universitario per portare nuovi corsi universitari al Valle Center, attività che contribuirà, come del resto quelle in corso, alla riqualificazione urbana dell’area. Questo processo include l’arrivo della nuova facoltà di ingegneria dell’Università di Udine e la collaborazione con l’Università di Trieste. ISIA Design si trasferirà anch’essa al Valle Center, sebbene la sede di Via Prasecco rimarrà operativa per accogliere la crescita degli studenti universitari.
Piano decennale per la nuova manifattura regionale. Alla visione formativa si collega un ambizioso progetto industriale. «CAA – ha spiegato ancora – sta lavorando al varo di un piano decennale per la nuova manifattura del Friuli Venezia Giulia che ha tre obiettivi principali: modernizzare l’industria esistente, attrarre investimenti esteri e creare nuovi imprenditori. Serve anche un ecosistema finanziario capace di sostenere le startup superando vecchi pregiudizi e rigidità bancarie, con l’auspicio che possano essere creati meccanismi di valutazione più flessibili e innovativi per l’accesso al credito».
Sicurezza sul lavoro. La sicurezza sul lavoro rimane in primo piano, con il ricordo ai gravi infortuni degli scorsi anni ai quali, ha sostenuto il Presidente, «abbiamo reagito in modo strutturato costituendo l’Alta Scuola per la Sicurezza che ha sede alla LEF e dove vengono formati tecnici e responsabili con metodologie e tecnologie d’avanguardia. Proprio alla LEF, in collaborazione con Formindustria, è stato sviluppato il Virtual Safety Training, innovazione presentata all’EXPO 2025 a Osaka e, recentemente, anche al Presidente di INAIL. Il sistema utilizza realtà virtuale immersiva e intelligenza artificiale generativa per simulare scenari di rischio in ambiente protetto, consentendo addestramento sicuro e verifiche efficaci delle competenze, sia per i lavoratori sia per gli studenti. La sicurezza, per noi, è diventata una magnifica ossessione», ha concluso Agrusti.
Assemblea “Industria Europa” il 24 ottobre a Trieste. È stata infine annunciata l’assemblea del 24 ottobre prossimo, dal titolo “Industria Europa”, che sarà co-organizzata per la prima volta da CAA e Confindustria Udine sotto l’egida di Confindustria Friuli Venezia Giulia. «Sarà un grande evento aperto al pubblico – attese non meno di duemila persone – tra cui moltissimi studenti universitari e ITS e con rappresentanti delle principali organizzazioni industriali europee – tedesca, francese e polacca. Vogliamo far capire alle nuove generazioni che l’industria non è solo produzione, ma anche cultura, visione e partecipazione».
Massimo Boni