
(AGENPARL) – Thu 31 July 2025 *Non autosufficienza: approvata la delibera a sostegno dei caregiver
familiari per il 2024*
(aun) – Perugia 31 lug. 025 – La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta
della presidente Stefania Proietti, ha approvato una delibera con la quale
si aggiornano criteri e le modalità di riparto delle risorse destinate ai
caregiver familiari per l’anno 2024 riconoscendo il valore sociale ed
economico dell’attività di cura non professionale svolta.
Tali risorse per la somma complessiva 513 mila euro saranno assegnate ai
Comuni capofila di Zona Sociale/Unione dei Comuni del Trasimeno e
provengono dalla quota parte del Fondo unico per l’inclusione delle persone
con disabilità. A questo importo si aggiunge un cofinanziamento regionale
di 51.300 euro pari al 10 per cento delle risorse del Fondo stesso.
“Con questa delibera, vogliamo dare un segnale concreto di vicinanza e
riconoscimento a tutti i caregiver familiari dell’Umbria. Il loro ruolo è
insostituibile e di fondamentale importanza per il benessere delle persone
con disabilità e per l’intera comunità – ha sottolineato la presidente
Proietti – Ci siamo impegnati per migliorare l’accesso a questi fondi,
introducendo fasce ISEE più mirate e garantendo un sostegno economico
adeguato, consapevoli che il lavoro di cura non professionale merita il
massimo supporto e valorizzazione”.
Tra le principali novità introdotte dall’atto adottato dall’esecutivo, per
venire incontro all’esubero di domande registrato nelle annualità
precedenti e per garantire un accesso più ampio alla misura, è stata
prevista la facoltà per i Comuni capofila di prevedere una ulteriore fascia
ISEE fino a 12.000 euro alla quale sarà attribuito un contributo minimo non
inferiore a 1.200 euro.
Ad ogni modo il contributo annuo minimo concesso non potrà essere inferiore
a 800 euro e il contributo annuo massimo sarà di 3.000 euro per una durata
massima del progetto di 12 mesi.
Pertanto, i Comuni capofila di Zona Sociale/Unione dei Comuni del Trasimeno
avranno cura di modificare l’Avviso pubblico laddove ritenuto opportuno,
sulla base delle nuove disposizioni. Inoltre, i Comuni saranno inoltre
responsabili del monitoraggio e della rendicontazione degli interventi,
comunicando i dati necessari e aggiornando tempestivamente il Sistema
Informativo Sociale (SISO).
“Un aspetto innovativo introdotto – spiega la presidente Proietti –
riguarda la redazione del ‘Patto per la cura’ che sarà redatto dai Servizi
sociali territoriali e, laddove ritenuto necessario, potrà prevedere
l’eventuale attivazione dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM)”.
Il Patto per la cura si baserà sui bisogni assistenziali individuati nel
progetto individuale, personalizzato e partecipato della persona con
disabilità gravissima, tenendo conto delle innovazioni introdotte dal
decreto legislativo ‘62/2024’ e dovrà indicare l’insieme delle attività
espletate dal caregiver familiare e le relative modalità di erogazione. A
loro volta il Caregiver familiare e il case manager sottoscriveranno il
Patto per la cura, nel quale sarà chiaramente esplicitato l’importo del
contributo annuo concesso in relazione alle funzioni e attività svolte.