
(AGENPARL) – Wed 30 July 2025 Comunicato stampa
COSTO COSTRUZIONE: AD ALTOPASCIO MAGGIORI AGEVOLAZIONI PER NEGOZI DI VICINATO, COMPARTO AGRICOLO, TURISTICO RICETTIVO SOSTENIBILE
Approvati in consiglio comunale il regolamento degli oneri di urbanizzazione con la nuova tabella del costo di costruzione
Altopascio, 30 luglio 2025 – Sostenere il commercio di vicinato, il comparto agricolo, le strutture che svolgono una funzione pubblica e il turistico ricettivo sostenibile e accessibile. È questo il filo conduttore che guida la nuova tabella del regolamento oneri e contributi sul costo di costruzione, presentata dal vicesindaco con delega alla pianificazione del territorio, Daniel Toci e approvata ieri sera in consiglio comunale – 29 luglio – dalla maggioranza altopascese.
L’adeguamento della tabella nasce dall’esigenza di allineare i contributi sul costo di costruzione (nuova costruzione, ampliamenti, cambio destinazioni d’uso) con quanto previsto dalla legge regionale del 2014, che fissa un minimo e un massimo nella forbice compresa tra il 5 e il 20 per cento: ad Altopascio, invece, fino a oggi le percentuali arrivavano, per alcune categorie, anche al 30 per cento, mentre la fascia minima non scendeva sotto il 15 per cento.
“Oggi non è più così – spiega l’assessore Toci – e la rimodulazione segue una visione ben precisa: agevolare quei settori e quei comparti che soffrono maggiormente, intervenendo come possibile anche con questi strumenti per supportare il commercio di vicinato, i pubblici esercizi, l’agricolo non residenziale, il turistico all’aria aperta, i servizi di natura pubblica o privata. Ecco dunque che tutte le destinazioni hanno avuto, nel raffronto con la tabella precedente, una riduzione e operando questa novità, abbiamo deciso di distinguere le diverse tipologie prevedendo per ognuna costi di costruzione diversi: commerciale di vicinato e non di vicinato; commerciale all’ingrosso e depositi; turistico ricettivo diviso in alberghi, strutture ricettive all’aperto, strutture ricettive extra alberghiere per ospitalità collettiva; direzionale; di servizio pubblico e privato; agricolo per uso abitativo e non abitativo. Con questa rivisitazione operiamo un primo intervento a sostegno del commercio di vicinato e dei pubblici esercizi con l’obiettivo di presentare a settembre un pacchetto più completo di azioni, così come in via di definizione da parte dell’amministrazione comunale”.
Da qui la volontà, per esempio, di favorire l’imprenditore agricolo che realizza, amplia o cambia destinazione d’uso per tutte quelle strutture funzionali all’esercizio dell’attività stessa (stalle, cantine, ricovero attrezzi): dal 15 per cento previsto nella vecchia tabella, si chiede ora il 5 per cento come contributo sul costo di costruzione. Per il negozio di vicinato la riduzione è ancora maggiore, passando dal 20 al 5 per cento, mentre è stata portata dal 30 al 5 la destinazione di servizio se pubblica, al 10 se privata. Il direzionale è passato dal 30 al 20 per cento, mentre il commerciale all’ingrosso dal 23 al 20 per cento. Anche sul turistico ricettivo sono state introdotte delle novità, mentre prima ricadeva tutto nella quota del 25 per cento: 20 per cento di oneri per gli alberghi; 10 per i campeggi e aree camper, 5 per cento per ostelli o altre attività che non rientrano nelle categorie precedenti.