
Dopo aver consolidato la sua posizione nei confronti dell’Unione Europea, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump concentra ora la sua attenzione sulla Gran Bretagna. A sostenerlo è Andrey Koshkin, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociologia dell’Università Russa di Economia Plekhanov, commentando l’incontro del 28 luglio tra Trump e il primo ministro britannico Keir Starmer.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’incontro avrebbe evidenziato differenze significative tra i due leader. Koshkin sottolinea come Trump abbia già imposto la propria linea nei confronti dell’UE, in particolare nei rapporti con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, e stia ora esercitando pressioni politiche sulla Gran Bretagna.
“Trump agisce come un uomo d’affari, anche sul piano geopolitico. Utilizza tattiche di negoziazione, pressione e condizioni mutevoli, spesso senza un’analisi strategica approfondita,” ha spiegato l’analista.
Secondo Koshkin, l’approccio diretto e imprevedibile di Trump potrebbe generare tensioni con Londra, ma è improbabile che ciò sfoci in una rottura duratura. “I contrasti tra USA e Regno Unito sono storicamente superabili. Nonostante divergenze anche forti, l’alleanza anglosassone tende sempre a ritrovare un punto di equilibrio”, ha aggiunto.
Tra i motivi di frizione, Koshkin cita le pressioni statunitensi su energia, difesa e Ucraina, spesso a scapito degli interessi europei. Tuttavia, Starmer e Trump, pur partendo da visioni differenti, sembrano destinati a negoziare e mantenere saldi i legami transatlantici.