
Sedici donne di Tarhuna hanno preso parte a un incontro consultivo con Stephanie Khoury, vice rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per gli affari politici, per affrontare le sfide della partecipazione femminile nella vita politica libica e discutere proposte per superare lo stallo istituzionale del Paese.
Durante l’incontro, le partecipanti hanno espresso la necessità urgente di rafforzare la protezione delle donne, in particolare contro la violenza informatica e le intimidazioni che limitano la loro presenza nello spazio pubblico. Le donne hanno ribadito che l’empowerment femminile è essenziale per il progresso politico e sociale della Libia.
Una delle partecipanti ha sottolineato: “Sappiamo che le donne libiche sono molto competenti, ma a causa delle intimidazioni e delle minacce, sono riluttanti a farsi avanti e a partecipare al processo politico.” Ha inoltre lodato il sistema elettorale a liste chiuse, che a suo avviso ha favorito una maggiore rappresentanza femminile.
Un’altra partecipante, sorella di una nota attivista, ha evidenziato gli effetti devastanti delle “campagne d’odio” contro le donne pubbliche, chiedendo la criminalizzazione di tali atti: “Le donne sono vulnerabili alla violenza e questa deve essere fermata.”
Durante il dibattito, le partecipanti hanno esaminato le opzioni avanzate dal Comitato consultivo delle Nazioni Unite per risolvere la crisi politica. L’opzione definita “terza via” è stata indicata come la più realistica per uscire dallo stallo attuale. Tuttavia, molte hanno espresso frustrazione per la mancanza di progressi tangibili: “Le idee vengono riciclate senza che si compiano veri passi avanti,” ha commentato una delle presenti.
Questo incontro fa parte degli sforzi continui dell’UNSMIL per rafforzare il ruolo delle donne nella costruzione della pace e nella definizione di un futuro politico inclusivo in Libia, sottolineando l’importanza di un processo decisionale che rifletta le istanze di tutte le componenti della società.
