
Le elezioni parlamentari in Siria si terranno tra il 15 e il 20 settembre, secondo quanto annunciato da Mohammed Taha al-Ahmad, presidente dell’Alto comitato per le elezioni dell’Assemblea popolare, in dichiarazioni all’agenzia di stampa SANA.
Il nuovo parlamento vedrà un aumento dei seggi da 150 a 210, di cui 70 saranno nominati direttamente dal presidente, mentre gli altri saranno eletti tramite un processo supervisionato dal comitato elettorale. È stata inoltre garantita una partecipazione femminile minima del 20% all’interno dell’organismo elettorale.
Al-Ahmad ha sottolineato che le elezioni saranno monitorate dalla comunità internazionale, in coordinamento con l’autorità elettorale siriana, a conferma dell’apertura a un processo elettorale trasparente durante il delicato periodo di transizione del Paese.
Il parlamento attuale era stato sciolto il 29 gennaio dal governo ad interim. Secondo la dichiarazione costituzionale adottata il 13 marzo, il nuovo parlamento sarà autorizzato a svolgere funzioni legislative e potrà limitare o rimuovere il presidente, ma non durante il periodo transitorio.
Sabato sera, il presidente ad interim Ahmed al-Sharaa ha ricevuto la bozza definitiva del sistema elettorale e, il 13 giugno, ha firmato un decreto per la creazione dell’Alto comitato per le elezioni, incaricato di organizzare le sottocommissioni che eleggeranno i due terzi dei membri parlamentari.