
(AGENPARL) – Thu 24 July 2025 *TURISMO ECONOGASTRONOMICO: DALL’HOSPITALITY MANAGER AL CURATORE DELLE
ESPERIENZE.*
*NASCE IL LIBRO BIANCO SULLE PROFESSIONI *
*PER DEFINIRE LE NECESSITÀ DI UN COMPARTO IN FORTE CRESCITA*
*Il documento strategico traccia il futuro delle professioni legate a uno
degli ambiti più dinamici del turismo italiano, motore dello sviluppo
territoriale. Ed è il frutto di un’azione congiunta di Associazione
Italiana Turismo Enogastronomico, UnionCamere, Associazione Nazionale Città
dell’Olio, Associazione Nazionale Città del Vino, CNA Turismo e Commercio,
Coldiretti, Confartigianato Turismo, Consulta Nazionale Distretti del Cibo,
Federazione Nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e
Unione Italiana Vini. *
*Roma, 24 luglio 2025*
Il turismo enogastronomico ha un potenziale di crescita enorme, ma mancano
i profili professionali che possano sostenerne lo sviluppo. Qualche
esempio? Il *product manager* o l’*hospitality manager*, figure chiave per
sviluppare un’offerta turistica integrata e promuovere esperienze in Italia
e all’estero.
Per cercare di risolvere questo problema, valorizzando nuove figure
professionali in grado di garantire un’offerta turistica di qualità e una
crescita sostenibile, realtà di eccellenza del settore hanno messo a punto
un documento strategico che traccia il futuro delle professioni di uno dei
comparti più dinamici e in crescita dell’industria della vacanza in Italia.
Nasce così il *Libro Bianco sulle professioni del turismo enogastronomico*,
redatto da *Associazione Italiana Turismo Enogastronomico* in
collaborazione con *UnionCamere, Associazione Nazionale Città dell’Olio,
Associazione Nazionale Città del Vino, CNA Turismo e Commercio, Coldiretti,
Confartigianato Turismo, Consulta Nazionale Distretti del Cibo, Federazione
Nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e Unione Italiana
Vini. *Ha inoltre contribuito ai lavori il *Center for Higher Education and
Youth Employability* dell’Università degli Studi di Bergamo. Il Libro
Bianco restituisce una visione sistemica e integrata dei processi di lavoro
ponendo le basi per una chiara definizione di mansioni e competenze
necessarie per lo sviluppo sostenibile del turismo enogastronomico,
facilitando l’integrazione del turismo nelle realtà produttive.
Punto di partenza è il valore stimato di questo segmento in *oltre 40
miliardi di euro* e un ruolo non secondario nell’occupazione e nella
distribuzione del reddito. E questo è solo l’inizio, considerando che la
maggior parte delle aziende apre solo parzialmente al pubblico e lo fa
perlopiù durante la settimana, quando ci sono meno visitatori. Molto
sentita è poi la mancanza di un numero adeguato di figure professionali in
grado di rendere indimenticabile l’esperienza del turista. Attraverso una
formazione adeguata e la definizione precisa di quelle che sono le
professioni del turismo del gusto, è possibile sbloccare potenziale
aggiuntivo sia in termini di valore economico che di nuovi posti di lavoro.
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