
(AGENPARL) – Tue 22 July 2025 COMUNICATO STAMPA
Bolivia. Più di 1.300 minori aiutati grazie al progetto “Oltre il Nido”
Educazione, salute, identità e accoglienza familiare: risultati concreti in 5 dipartimenti boliviani dal
progetto “Oltre il nido: Intervento multidimensionale a favore dei minori vulnerabili in Bolivia”
Mezzano di San Giuliano Milanese – 22 luglio 2025
Si è concluso con esito positivo il progetto Oltre il nido: Intervento multidimensionale a favore
dei minori vulnerabili in Bolivia, finanziato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali
(CAI).
Il progetto, della durata di 18 mesi, è stato realizzato nei dipartimenti di La Paz, Cochabamba,
Tarija, Oruro e Santa Cruz, con l’obiettivo generale di contribuire al benessere psico-fisico e alla
crescita armoniosa dei minori fuori famiglia o in situazione di vulnerabilità, salvaguardandone i
diritti fondamentali, in particolare quello di vivere e crescere all’interno di una famiglia.
Attraverso il coordinamento con le autorità locali e la sinergia con attori istituzionali, pubblici e del
terzo settore attivi nei campi della protezione, dell’istruzione e della sanità, il progetto ha
promosso il rafforzamento del sistema di accoglienza e protezione per minori orfani o fuori
famiglia, sostenendo strategie di reinserimento familiare e favorendo percorsi di adozione e
affido.
L’iniziativa è stata guidata da Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini ETS, in collaborazione con
organizzazioni italiane quali S.O.S. Bambino International Adoption APS, SPAI, Fondazione
Patrizia Nidoli, e con partner boliviani come Ciudad de los Niños e Fundación Virgen de las
Nieves.
Risultati principali raggiunti
Oltre 1.300 minori hanno ricevuto assistenza medica integrale, inclusi trattamenti
odontoiatrici, supporto terapeutico e interventi chirurgici specialistici.
129 minori sono stati inseriti nel sistema educativo ordinario e speciale, con la
distribuzione di materiale scolastico, uniformi e libri di testo.
980 adulti sono stati coinvolti in attività formative su tematiche educative, psicologiche e
familiari: pedagogia Montessori, neuro-sviluppo, prima infanzia, resilienza, cura e autocura,
prevenzione dello stress e del burnout, gestione delle crisi.
374 bambini hanno beneficiato di supporto scolastico per un totale di 4.822 ore di
stimolazione pedagogica e sviluppo integrale.
308 minori hanno ricevuto assistenza psicologica continuativa.
Sono stati attivati 203 processi di reintegrazione familiare.
Sono stati rilasciati 476 certificati di nascita e documenti d’identità, tutelando il diritto
fondamentale all’identità.
43 giovani care-leavers hanno elaborato e avviato progetti individuali di autonomia, grazie
a borse di studio e percorsi di formazione tecnica.
Interventi infrastrutturali e educativi
Modernizzazione di tre spazi educativi Montessori, con la creazione di orti didattici e un
laboratorio di cucina nei centri di accoglienza.
Realizzazione di una biblioteca virtuale a Tarija.
Inaugurazione di due sale di stimolazione precoce per la prima infanzia nei centri di La Paz
e Oruro.
Distribuzione di materiale scolastico, indumenti, kit igienici e alimentari a centinaia di
minori ospitati in strutture residenziali e rifugi temporanei.
Adozione nazionale e internazionale: innovazione e sistema
Ristampa della Guida per l’accoglienza e l’incontro durante l’adozione e pubblicazione
della seconda parte: Guida alle buone pratiche – Prepariamoci all’adozione, destinata a
famiglie, operatori e educatori.
Redazione e validazione della Guida all’accompagnamento verso l’adozione e alla ricerca
delle origini.
Formazione di 681 studenti universitari in 7 facoltà distribuite in 4 città boliviane su temi
legati all’adozione.
Organizzazione della Conferenza internazionale sulla ricerca delle origini, con laboratori
condotti da figli adottivi.
Produzione di contenuti multimediali, materiali informativi e campagne di
sensibilizzazione su media e reti sociali.
Rafforzamento dell’Associazione Famiglie del Cuore, con incontri formativi, supporto al
raduno nazionale e iniziative pubbliche.
Proiezione di film a 351 studenti, nell’ambito del Festival dei Diritti Umani “Bajo Nuestra
Piel”, per sensibilizzare sui temi dell’adozione e dell’istituzionalizzazione.
Il progetto rappresenta un esempio concreto del valore e dell’impatto che un investimento mirato
può avere sulla vita dei bambini e delle bambine più vulnerabili in Bolivia. Ha evidenziato come un
sistema di protezione efficace richieda il coinvolgimento attivo e condiviso di tutti gli attori:
operatori sociali, partner, famiglie e minori stessi.
Attraverso reti solidali, competenti e umane, è possibile generare cambiamenti reali e duraturi.
Solo insieme, con impegno condiviso e una visione comune, si possono trasformare fragilità in
opportunità e costruire percorsi di dignità, affetto e futuro per ogni bambino e ogni bambina.
I progetti Dal Nido e Oltre il Nido hanno segnato una tappa fondamentale nel percorso di
riconoscimento e realizzazione del diritto a vivere in famiglia in Bolivia.
Un ringraziamento speciale alla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) per aver
creduto in questo progetto e nel nostro impegno.
Ai.Bi. Amici dei Bambini – ETS
Ai.Bi. Amici dei Bambini è un movimento di famiglie che dal 1986 opera in Italia e in oltre 30 Paesi del mondo (in
Europa dell’Est, America, Africa e Asia) per dare a ogni bambino abbandonato una famiglia e garantire il suo diritto a
essere figlio. Ogni giorno, in tutto il mondo, Amici dei Bambini lotta per combattere l’emergenza abbandono: una vera
e propria emergenza umanitaria che, a differenza di fame, malattia e guerre, presenti principalmente nei Paesi in via
di sviluppo, è comune a tutti i Paesi del mondo con dimensioni sempre più allarmanti. Secondo una stima basata su un
report di Unicef di qualche anno fa, sono almeno 200 milioni i bambini abbandonati nel mondo. In Italia, i minori
“fuori famiglia” sono oltre 30mila. Amici dei Bambini interviene laddove si manifesta l’abbandono: negli orfanotrofi,
negli istituti, nei centri di assistenza… in tutte quelle realtà in cui l’assistenza permette loro di “sopravvivere”, ma non
di vivere pienamente, perché manca l’amore di una famiglia che faccia sentire davvero “figli”.
http://www.aibi.it
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Ufficio Stampa Ai.Bi. Amici dei Bambini
Francesco Elli