
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 I BENEFICI RIGENERANTI DELLE VACANZE ESTIVE AL MARE PER CORPO E MENTE
INTERVISTA AD ADELIA LUCATTINI, PSICHIATRA E PSICOANALISTA DELLA SOCIETA’ PSICOANALITICA ITALIANA E DELL’INTERNATIONAL PSYCHOANALYTICAL ASSOCIATION
Intervista di Marialuisa Roscino
Una vacanza al mare è molto più di una semplice pausa dalla routine; è un vero e proprio investimento nel nostro benessere psicofisico, poiché offre benefici che si estendono ben oltre i giorni trascorsi sulla spiaggia. Ne parliamo in questa intervista con Adelia Lucattini, Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association
Dott.ssa Lucattini, perché le vacanze estive offrono importanti benefici per la nostra salute?
Le vacanze sono un momento di riposo, per il corpo e per la mente, in cui si soddisfano bisogni e desideri, per questo è così benefico e rigenerativo a livello psico-fisico. È un vuoto ricercato, in cui si lasciano andare pensieri e faccende che appesantiscono emotivamente, è una piacevole idea di “assenza” da fatiche e ambasce, da cui sboccia una nuova e diversa azione, poiché è inconsciamente le vacanze sono sinonimo di libertà.
Recenti studi pubblicati su Psychological reports e Applied Psychology (2025) confermano che le vacanze offrono benefici tangibili per la salute mentale e fisica. Le vacanze possono migliorare il benessere mentale per circa sei settimane, specialmente quando si partecipa ad attività riposanti come il distacco completo dal lavoro, l’esercizio fisico e l’interazione sociale. Inoltre, partecipare a una breve “workcation” (vacanza di lavoro) può aumentare le sensazioni di vitalità e benessere, suggerendo che anche brevi periodi lontani dal lavoro quotidiano possono avere effetti benefici abbassando lo stress accumulato e migliorando il benessere psicofisico.
Come organizzarsi al meglio, in vista della partenza?
Il primo passo è quello di liberarsi progressivamente della fatica, anche psichica, causata dai tanti impegni e doveri della vita quotidiana, lavoro, studio, responsabilità soverchianti dei mesi invernali. In latino vacantia significa sia “vuoto”, che “libero”. Metaforicamente, quindi, la vacanza è un tempo ben definito, libero da impegni, come se la vita fosse un vaso la cui misura sia colma ed è necessario svuotarla dall’eccesso di attività, stanchezza e fatica, per poterla riempire ancora.
Come descritto su Health (2025, i benefici per il benessere aumentano quando ci si stacca davvero la spina. Ad esempio, se il lavoro prevede l’uso quotidiano e prolungato di dispositivi tecnologici, bisogna tenere chiuso il personal computer e tenere lo smartphone a debita distanza, mentre ci godiamo momenti di relax. È inoltre, fondamentale prepararsi in anticipo alle vacanze, usando degli accorgimenti come fare sapere ai colleghi, ai superiori della durata delle ferie.
È vero che la vacanza al mare, in cui si è a contatto con l’acqua, è quella che può avere maggiori benefici per la nostra salute?
Lo è certamente per i bambini, gli adolescenti e per tutti gli amanti del mare. Il sole rigenera, l’acqua salata è ristoratrice e giocosa, le spiagge e le scogliere, permettono di spaziare con lo sguardo e con la mente. Il vivere la maggior parte del giorno senza i soliti abiti, indossando costumi da bagno, suscita ed evoca esperienze senso dell’infanzia, che sono indispensabili per il benessere interiore.
La Blue Mind Theory formulata dal biologo marino Wallace J. Nichols, suggerisce che essere vicino all’acqua induce uno stato meditativo, riducendo tensione, ansia e depressione. Una ricerca pubblicata su Environmental Research che ha esaminato ben 35 studi quantitativi sull’esposizione agli spazi blu (mare, laghi, fiumi) e la salute umana, indica che una maggiore esposizione a questi ambienti è associata a benefici per la salute mentale e il benessere, oltre a livelli più elevati di attività fisica.
Sappiamo che l’inconscio è costituito da immagini, suoni e sensazioni che favoriscono il pensare. Il rapporto con la natura attiva delle potenzialità e risorse interiori innate, ancestrali, che portano a ritrovare equilibrio e benessere. Come afferma il fisiologo René Quinton “L’organismo umano non è che un acquario marino e il nostro ambiente interno non è che acqua di mare”.
Camminare in riva al mare con il fluire ritmico delle onde attive risorse interiori, fa sperimentare e riscoprire un’intimità profonda inconscia e vitale mentre si fa attività fisica.
Quali sono in particolare i benefici del mare?
L’acqua marina ha molti benefici per la salute e il benessere fisico e mentale. L’aria di mare è ionizzata, cioè ricca di ioni negativi, benefici sull’umore, sulla vitalità interna, sulla libido. Da un punto di vista psicologico, i paesaggi costieri in cui la mente spazia cercando l’orizzonte, l’esposizione al sole del mattino e della sera, il piacere trasmesso dai tramonti iridescenti, sono un ricostituente per l’anima. Accanto a tutto ciò, l’attività fisica all’aperto, la socialità facilitata dal contesto, il tempo per dedicarsi ai propri hobby, alla lettura, alla musica, allo sport, aiutano a stare bene. Questi, sono solo alcuni dei motivi che spiegano perché il mare può allontanare la stanchezza accumulata nei mesi invernali e rigenerare il corpo e la mente, dall’interno.
Uno studio pubblicato su International Journal of Hygiene and Environmental Health dimostra che anche solo l’esposizione alla vista del mare, migliora il benessere mentale. In particolare, l’aria di mare, riduce la stanchezza e migliora l’umore.
Tra gli sport al mare più in voga, accanto agli sport tradizionali, si esaltano il kitesurf e il windsurf. Perché secondo Lei?
Perché uniscono sfida, libertà e contatto profondo con gli elementi naturali. Stare sulla cresta delle onde equivale, simbolicamente, a stare in equilibrio nella vita, affrontando l’imprevisto e conoscendo se stessi. Il mare suscita emozioni arcaiche e potenti: Freud parlava di “sensazione oceanica”, uno stato psichico primordiale, illimitato, di fusione con l’ambiente. Il contatto con l’acqua riattiva esperienze di contenimento materno e narcisismo primario sano. Questi sport diventano così una scena simbolica in cui la psiche si riattiva, si riconnette e si rigenera. Questa sensazione spinge a diventare tutt’uno con la natura, in particolare con la natura, di cui non si percepiscono i confini, e che ci offre un’apertura di sguardo psichico e delle potenzialità non limitate, come il mare e l’oceano. Riconnettersi con il mare è un po’ un ritorno alle origini. Nel grembo materno, il bambino è circondato dal calore fluido del liquido amniotico. È una sorta di riconnessione con il narcisismo primario, di vita, sano e vitale.
Perché il mare è importante per i bambini? Quali vantaggi possono trarne?
Il mare è un “habitat vivo”, che stimola corpo e mente. L’esposizione al sole attiva la vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa e per il sistema immunitario. Inoltre, favorisce la produzione di serotonina, l’ormone del benessere, che regola umore, appetito e sonno. Sulla riva, i bambini respirano un vero e proprio “aerosol marino”, ricco di sali minerali, benefico per le vie respiratorie, soprattutto nei piccoli con tendenza ad allergie o bronchiti.
A livello psichico, gli elementi naturali (sabbia, vento, acqua) offrono esperienze sensoriali fondamentali per lo sviluppo cognitivo e affettivo. Giocare liberamente, modellare la sabbia, correre e sperimentare con il corpo potenzia la fantasia, arricchisce emotivamente e stimola l’intelligenza.
Uno studio pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health (2024) ha dimostrato che l’esposizione regolare agli spazi blu migliora le capacità attentive, la regolazione emotiva e nei bambini riduce l’iperattività su base psicologica dovuta spesso alla stanchezza. Infine, vivere queste esperienze insieme a genitori e nonni rafforza i legami affettivi e favorisce un senso di sicurezza e appartenenza.
Qual è la durata ideale per una vacanza, affinché sia veramente efficace su bambini e adolescenti?