
(AGENPARL) – Wed 16 July 2025 La Cia-Agricoltori, guidata dal Presidente nazionale *Cristiano Fini*, ha
partecipato nel pomeriggio di oggi alla marcia a Bruxelles contro l’ipotesi
di un Fondo unico e il taglio di risorse per la Politica agricola
comunitaria (PAC), una scelta che potrebbe avere ripercussioni devastanti
per il futuro dell’agricoltura europea. *“È giunto il momento di
riaffermare con forza la nostra posizione”*, ha dichiarato a Bruxelles il
Presidente Fini.
*“L’Europa non può dimenticare i suoi impegni verso il comparto agricolo,
che rappresenta il cuore pulsante dell’economia e della società europea. La
PAC è stata per decenni il pilastro fondamentale della politica agricola
comunitaria, garantendo cibo a tutti e sostenendo gli agricoltori europei.
Serve più agricoltura e meno armi per garantire un futuro sostenibile”.* A
rilanciare il messaggio del Presidente Nazionale, *Giambattista Lorusso,
presidente Cia Potenza che *aggiunge:* “La PAC è un elemento essenziale per
il futuro dell’agricoltura italiana e europea. Non possiamo permettere che
sia indebolita da tagli di risorse e proposte che non tengono conto delle
esigenze degli agricoltori e dei consumatori. È nostro dovere garantire una
PAC forte, autonoma e ben finanziata, che tuteli il mercato unico e gli
Stati membri dalle disuguaglianze. *in prima linea con il presidente
“Inaccettabile tagliare le risorse agli agricoltori,, tanto più ora con
il rischio dazi, e annacquare la Pac in un Fondo unico. Serve un budget
all’altezza delle sfide, questa non è l’Europa che vogliamo.
Da Cia Potenza-Matera si sottolinea l’importanza dei fondi PAC per le
aziende agricole:* “I fondi PAC sono un sostegno vitale per le aziende
agricole, soprattutto in annate difficili. Ridurre questi fondi
significherebbe compromettere la sopravvivenza di molte aziende e, di
conseguenza, la sicurezza alimentare e l’occupazione in agricoltura”.* La
manifestazione di oggi è un appello forte e chiaro per difendere la PAC e
garantire un futuro migliore per gli agricoltori e i consumatori europei.
. «Non possiamo accettare la dissoluzione della Pac in un unico fondo –
afferma il presidente Cristiano Fini. Nessun passo verso un’ulteriore
rinazionalizzazione o una proposta affrettata per la prossima Pac
presentata a luglio da von der Leyen insieme al Quadro Finanziario
Pluriennale (QFP) post 2027, soprattutto senza chiarezza sulle risorse e
senza un’adeguata consultazione con il settore agricolo».
Del resto Fini aveva gia spiegato tutte le ragioni della battaglia
confederale di fronte a un’Europa che ha già dimenticato i suoi buoni
propositi sul futuro del comparto, che è tornata silente rispetto alle
esigenze degli agricoltori e, il prossimo 16 luglio, rischia di mandare in
frantumi la più importante politica Ue che da più di cinquant’anni assicura
cibo a tutti. «*Mai come adesso serve una Pac forte*, autonoma e ben
finanziata – spiega Fini -che tuteli il mercato unico dalle frammentazioni
e gli Stati membri dalle disuguaglianze. Serve più agricoltura e meno
armi per garantire un futuro sostenibile, che metta davvero al centro la
produzione di cibo e la salvaguardia dei territori».