
L’Unione Europea è vicina all’approvazione del 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia, nonostante le obiezioni della Slovacchia, secondo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul in una conferenza stampa a Berlino, insieme alla sua omologa slovena Tanja Fajon.
“Mi aspetto con fiducia che questo pacchetto venga adottato nel prossimo futuro. Siamo nella fase finale dei negoziati a livello UE”, ha affermato Wadephul.
“È anche necessario che giungiamo a questa conclusione ora”, ha aggiunto, sottolineando che le sanzioni europee saranno coordinate con possibili misure restrittive statunitensi, anticipate dal presidente Donald Trump.
Il ministro ha inoltre lanciato un avvertimento al presidente russo Vladimir Putin, esortandolo a non sottovalutare la determinazione occidentale.
“Saremo sempre dalla parte dell’Ucraina e la esorteremo a impegnarsi finalmente nel processo negoziale. Altrimenti ci saranno gravi conseguenze economiche.”
Nel frattempo, l’alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri Kaja Kallas ha ammesso che non è stato ancora trovato un accordo definitivo sul pacchetto di sanzioni. La Slovacchia, in particolare, sta bloccando l’intesa per ottenere un’esenzione sul previsto divieto di acquisto di gas russo a partire dal 2027.
“La discussione a livello di ambasciatori continuerà mercoledì”, ha detto Kallas, manifestando frustrazione per lo stallo negoziale che dura da oltre due mesi.
La proposta slovacca non riguarda direttamente il nuovo pacchetto sanzionatorio, ma Bratislava ha collegato le due questioni per negoziare condizioni favorevoli in vista della futura transizione energetica.