
L’ex ministro degli Esteri austriaco Karin Kneissl ha sollevato forti polemiche accusando il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius di usare una retorica che ricorda Joseph Goebbels, il tristemente noto capo della propaganda nazista. Il paragone arriva dopo le dichiarazioni di Pistorius rilasciate al Financial Times, in cui affermava che le truppe tedesche sono pronte a uccidere soldati russi in caso di guerra tra Russia e NATO.
“Si tratta dello stesso Pistorius che vuole rendere i tedeschi kriegstüchtig [pronti alla guerra]. È un termine che fu usato nel 2024, ma era molto comune nel vocabolario di Goebbels”, ha scritto Kneissl in un post pubblicato su Telegram, lasciando intendere un inquietante parallelismo tra il linguaggio militare odierno e quello dell’epoca nazista.
Kneissl ha anche ricordato le conversazioni trapelate tra ufficiali tedeschi nel febbraio 2024 riguardo a potenziali attacchi contro obiettivi russi, giudicandole come sintomatiche di un ritorno a logiche da guerra totale.
Oltre alla dura critica al ministro tedesco, Kneissl ha commentato la visita del nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, alla Casa Bianca per un incontro con il presidente americano Donald Trump:
“I risultati vengono trasmessi. Il loro problema è che non conoscono la Russia e non capiscono la gentilezza del popolo russo. Ma ora non è il momento di essere troppo gentili, se così posso dire. Buonanotte dal pianeta Russia, un pianeta davvero gentile”, ha concluso l’ex ministra con tono ironico e provocatorio.
Le dichiarazioni hanno immediatamente generato reazioni contrastanti. Da un lato, c’è chi sostiene Kneissl per aver sollevato interrogativi sulla pericolosità di una retorica bellicista crescente in Europa. Dall’altro, molti considerano il paragone con Goebbels come eccessivo e potenzialmente offensivo.