
(AGENPARL) – Tue 08 July 2025 Dazi, Casasco: “Obiettivo Governo è tutelare interesse nazionale e nostre filiere produttive”
“La linea del Governo sulla questione dei dazi, ribadita dal Presidente Meloni e dal ministro e vicepremier Tajani in più sedi, è stata chiara sin dal primo momento ed è ancora valida, stando alle notizie delle ultime ore. Intanto perché l’applicazione dei dazi già decisi nei confronti dell’Europa è stata ulteriormente posticipata al primo agosto: si tratta di un piccolo segnale positivo nel senso che la trattativa è ancora in corso, anche se un risultato definitivo non è stato ancora raggiunto”.
Lo ha detto Maurizio Casasco, deputato di Forza Italia e Responsabile Dipartimento Economia del partito azzurro, intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sulle mozioni dazi.
“Il Governo si è fatto carico dell’esigenza di ridurre il divario competitivo per le imprese italiane legato ai maggiori costi dell’energia, di accelerare sulle semplificazioni burocratiche e concordare con la Commissione UE i correttivi al piano Transizione 5.0. Nelle interlocuzioni di questi giorni con il sistema delle imprese, la prospettiva, di tariffe al 10% è valutata dal governo come «assorbibile» dal sistema italiano. Soprattutto, la firma di un accordo al 10% sarebbe solo un primo passaggio per una prospettiva di libero scambio e più ampia collaborazione”, ha aggiunto.
“L’Italia è diventata il quarto Paese esportatore con il 9,2% dell’export mondiale. Il “Piano di Azione per l’Export Italiano” nel 2024, predisposto dalla Farnesina, ha contribuito a rafforzare le esportazioni verso mercati extra-UE ad alto potenziale, con crescite superiori al 10%, e ha posto le basi per il raggiungimento dell’obiettivo di 700 miliardi di euro di export annuo”, ha spiegato.
“Grazie al Ppe, Commissione europea ha adottato un nuovo pacchetto di proposte per ridurre gli oneri amministrativi che gravano sulle imprese di almeno il 25% e quelli per le piccole e medie imprese del 35%, con un risparmio stimato in più di 6 miliardi di euro e di facilitare investimenti pubblici e privati. A nostro giudizio la proposta di aumentare le spese per la difesa in diversi campi quali le infrastrutture, la cybersicurezza e le nuove tecnologie, costituisce per l’Italia un’occasione importante: siamo il terzo produttore europeo di tecnologia militare, dopo Francia e Germania. Ma la filiera è troppo frammentata: ci sono circa 4.000 aziende coinvolte, il 90% di queste ha meno di 10 dipendenti. Solo 21 superano i 200 milioni di fatturato”, ha sottolineato.
“In questo quadro l’Italia, in linea con l’approccio pragmatico del Governo Meloni, ha dimostrato la volontà di cooperare con gli Stati Uniti su dossier globali strategici, dalla sicurezza energetica alla difesa comune, dal contrasto all’influenza economica di attori sistemici terzi, alla digitalizzazione. È pertanto essenziale che il dialogo commerciale avvenga con un Europa compatta e unita, che tenga conto della solidità dell’alleanza transatlantica, ma anche della tutela dell’interesse nazionale e delle nostre filiere produttive. Per tutte queste ragioni, il voto di Forza Italia sulle mozioni di minoranza non potrà che essere in linea con il parere del Governo”, ha concluso.
Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia -Berlusconi Presidente
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