
(AGENPARL) – Tue 08 July 2025 Oggetto: A Giurisprudenza l’evento conclusivo del Progetto SAFELY promosso dal CRID di Unimore, il 9 luglio
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COMUNICATO STAMPA
Sicurezza negli ambienti digitali e uso consapevole delle tecnologie: a Giurisprudenza l’evento conclusivo del Progetto SAFELY – Social media Awareness For Education and Legal Youth, promosso dal CRID – Unimore.
Mercoledì 9 luglio 2025 si terrà l’evento conclusivo del Progetto SAFELY – Social media Awareness For Education and Legal Youth, nato nell’ambito del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il Progetto SAFELY – Social media Awareness For Education and Legal Youth è stato elaborato e sviluppato dal CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore in seguito alla partecipazione ad un bando a cascata promosso dallo Spoke 8 della Fondazione SERICS, sul tema “Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti”.
Più in particolare, il progetto, che ha visto come PI il Prof. Thomas Casadei, ordinario di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e Direttore del CRID, è risultato vincitore del Topic 3.a “Regole, norme e politiche per la tutela della società futura – Centro-Nord” del bando mentre ad aggiudicarsi il Topic 3.b “Regole, norme e politiche per la tutela della società futura – Sud” sono stati due progetti coordinati dall’Università degli Studi di Palermo e dall’Università del Salento.
SAFELY, che ha presso avvio a maggio 2024 ed ha avuto una durata di 15 mesi, si è inserito, insieme agli altri due progetti vincitori sulla linea 3, nel Progetto Ecocyber “Gestione del rischio per i futuri ecosistemi cyber-fisici”, coordinato dal Prof. Michele Colajanni (Univ. di Bologna) per lo Spoke 8.
I progetti si sono altresì sviluppati in stretta sinergia con le attività del gruppo di lavoro sulle “Rules for the future society/Regole per la società futura”, coordinato dalla Prof.ssa Raffaella Brighi (Univ. di Bologna).
Il progetto modenese si è articolato su quattro assi principali: uno dedicato ai Social media, con l’obiettivo di fornire una panoramica delle piattaforme, evidenziandone i principali rischi, ma anche le opportunità insite, promuovendone un uso quanto più responsabile; uno dedicato alle Discriminazioni digitali, che ha inteso sviluppare un’analisi accurata delle forme di discriminazione digitale, identificando gruppi vulnerabili e promuovendo comportamenti rispettosi; uno incentrato su Reati informatici e cybercrimes, che ha proposto diverse forme di esplorazione della natura degli illeciti informatici, focalizzando l’attenzione su quelli che hanno una maggiore incidenza, e impatto, sulle persone di minore età; e, infine, uno dedicato alla Privacy, che ha puntato allo sviluppo di moduli informativi sugli aspetti legali in materia di protezione dei dati personali, e di privacy, promuovendo la comprensione di questi aspetti tra le giovani generazioni.
L’evento di chiusura del Progetto SAFELY costituisce, dopo alcune recenti presentazioni più settoriali, il momento principale per presentare gli esiti del lavoro compiuto dal gruppo di ricerca.
Insieme al portale del progetto (www.safely.unimore.it), che consente di avere a disposizione una serie di strumenti per promuovere un uso sicuro delle tecnologie e di conoscere i rischi degli ambienti digitali, un primo esito è la Guida per un uso consapevole delle tecnologie: si tratta di un volume curato dal Prof. Casadei (e con la collaborazione della Dott.ssa Valeria Barone e dalla Dr.ssa Benedetta Rossi) – Giovani in rete. Guida per un uso consapevole delle tecnologie (in corso di pubblicazione) – e diversi materiali online tra cui podcast e interviste che si propongono di fornire elementi pratici utili per docenti, educatori, educatrici, genitori e persone di minore età.
Un ulteriore esito che verrà illustrato è una Mappa Alfabetica dei Comportamenti Dannosi (https://www.safely.unimore.it/mappa-alfabetica-dei-comportamenti-dannosi/) che si propone come ricognizione di quelle pratiche agite online che possono avere risvolti di carattere anche penalistico. La Mappa, composta da più di sessanta voci, descrive per ciascuna la fattispecie, proponendo al contempo esempi pratici utili per meglio identificare situazioni in cui questi comportamenti potrebbero essere presenti.
Altri due esiti del Progetto SAFELY che saranno presentati – insieme ad alcune altre pubblicazioni in corso di stampa – costituiscono due importanti strumenti che proseguiranno oltre la fine del progetto.
In particolare, è in via di costituzione un Osservatorio per l’analisi dei comportamenti dei giovani in rete, istituito presso il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità Unimore. Sarà uno spazio privilegiato in termini di ricerca e osservazione di quelle pratiche che, specialmente quando agite dalle giovani generazioni, presentano caratteristiche tali da richiedere approfondimenti in termini di rischi e opportunità per le persone che li mettono in atto. Insieme all’Osservatorio sarà operativo uno Sportello di dialogo sui comportamenti delle giovani generazioni in rete, attraverso il quale giovani, docenti, educatori, educatrici e genitori potranno dialogare con le ricercatrici e i ricercatori del CRID, e analizzare pratiche e casi concreti, individuando al contempo gli attori istituzionali più adatti per affrontare taluni comportamenti che possano avere risvolti problematici, anche sul piano legale.
L’evento conclusivo del Progetto SAFELY si terrà mercoledì 9 luglio 2025 presso l’Aula S del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Via S. Geminiano, 3, Modena), e si strutturerà su due sessioni di lavoro, a loro volta composti da due panel ciascuno.
La prima sessione (dalle ore 11.00 alle ore 13.15) vedrà l’Introduzione dei lavori da parte del Prof. Thomas Casadei, P.I. del Progetto, cui seguirà il panel SAFELY: Dal Portale alla Guida: un percorso integrato per l’uso consapevole delle tecnologie e dei dispositivi digitali, coordinato dal Prof. Gianfrancesco Zanetti (fondatore del CRID e componente del Coordinamento scientifico del Progetto). Questa prima parte della sessione vedrà le relazioni del Dott. Francesco Faenza (Univ. di Modena e Reggio Emilia, CRID Unimore), del Dott. Michele Balbinot (Assegnista di ricerca del Progetto, Univ. di Modena e Reggio Emilia) e del Prof. Thomas Casadei (P.I. del Progetto e Direttore del CRID Unimore).
Seguirà un secondo panel dal titolo Uso consapevole delle tecnologie: SAFELY e il ruolo delle istituzioni accademiche, coordinato dalla Prof.ssa Raffaella Brighi (Univ. di Bologna, Componente del gruppo di ricerca dello Spoke 8 Gestione del rischio e governance Unibo), con le relazioni del Dott. Marco Mondello (Assegnista di ricerca SAFELY, Officina informatica del CRID Unimore), della Dott.ssa Valeria Barone (Dottoranda di ricerca Unimore) e del Dott. Matteo Cappa (Social media manager Univ. di Modena e Reggio Emilia).
La seconda sessione di lavori (dalle ore 15.00 alle ore 18.00) inizierà con un primo panel dal titolo Cybersecurity e consapevolezza digitale, coordinato dal Prof. Alessio Bartolacelli (Univ. di Modena e Reggio Emilia) e vedrà le relazioni della Prof.ssa Barbara Giovanna Bello (Univ. della Tuscia), della Dott.ssa Claudia Severi (Fondazione San Carlo, Unimore, Almo Collegio Borromeo di Pavia, CRID Unimore) e del Dott. Piero Sansò (Fondazione San Carlo, Unimore, Almo Collegio Borromeo di Pavia).
Seguirà l’ultimo panel della giornata, dal titolo Tutela, comunicazione e sicurezza nell’ecosistema digitale, coordinato dalla Prof.ssa Claudia Canali (Univ. di Modena e Reggio Emilia, CRID Unimore), con le relazioni dell’Avv. Vittorio Colomba (DPO Univ. di Modena e Reggio Emilia, DPO Comune di Modena), dell’Avv.ta Francesca Florio (Progetto SAFELY) e dell’Avv. Matteo Di Francesco (Progetto SAFELY).
Prenderanno parte ai lavori anche altri studiosi e studiose, anche internazionali, nonché rappresentanti dell’associazionismo e del mondo della scuola: Prof. Fernando H. Llano Alonso (Univ. di Siviglia), Prof.ssa Valeria Giordano (Univ. di Salerno), la Prof.ssa Ana Elisabete Ferreira (Univ. di Coimbra), Dott. Gianluca Gasparini (Univ. Magna Graecia di Catanzaro), Prof. Stefano Pietropaoli (Univ. di Firenze), Dr.ssa Giulia Iapichino (Univ. di Palermo – Polo di Trapani), Dr.ssa Irene Vicente Echevarria (Univ. Carlos III Madrid), Prof.ssa Bianca Cavazzuti (già insegnante, volontaria associazionismo), Dr. Casimiro Coniglione (Assegnista di ricerca presso il Dip. di Giurisprudenza nell’ambito del Progetto Cyber Risks of Vehicle-to-Vehicle Communications), Dott.ssa Olga de Giorgi (Avvocata), Dott.ssa Michela Malpighi (CRID Unimore), Dr.ssa Rosaria Pirosa (Univ. di Modena e Reggio Emilia), Dr.ssa Benedetta Rossi (Dott.ssa di Ricerca in Scienze giuridiche, Unimore), Prof. Ivan Valia (Insegnante).
«Il progetto SAFELY – afferma il Prof. Casadei (P.I. del Progetto) – ha rappresentato una fondamentale occasione di studio, ricerca, dialogo e confronto su temi cruciali, rispetto ai quali l’università può fornire un contributo innovativo. La pervasività delle nuove tecnologie digitali richiede necessariamente un approccio che sappia intrecciare i saperi – quelli dell’informatica, del diritto, della filosofia, della scienze sociali – e che consenta ai diversi soggetti che a vario titolo sono in contatto con le giovani generazioni di avere a disposizione tutti gli strumenti per una piena comprensione delle interazioni che si sviluppano negli ambienti digitali».
«Questo è il motivo per il quale il Progetto SAFELY – prosegue il Prof. Casadei – si è proposto fin dall’inizio quale spazio di condivisione: non si è limitato ad uno studio sul campo del rapporto tra giovanissimi e giovanissime e le nuove tecnologie digitali ma ha promosso incontri nelle scuole, dialogando con ragazzi e ragazze per ascoltare e recepire le loro prospettive, i loro dubbi, le loro pratiche in rete, sempre segnalando l’importanza della sicurezza e della consapevolezza nell’uso delle tecnologie».
«Tengo, infine, a ringraziare – conclude il Prof. Casadei – tutti i componenti del coordinamento scientifico e del gruppo di lavoro, e specialmente le giovani ricercatrici e i giovani ricercatori che hanno consentito al progetto di avvalersi di specifiche competenze, anche inedite: il loro apporto ha consentito e consentirà di poter fare affidamento su un’utile “cassetta degli attrezzi” in grado di affrontare aspetti che sono e saranno al centro del dibattito pubblico».
Oltre al Prof. Casadei hanno lavorato come componenti del progetto il Prof. Gianfrancesco Zanetti (Ordinario di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza, fondatore del CRID), la Prof.ssa Claudia Canali (Associata di Sistemi di elaborazione delle informazioni presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e coordinatrice del Progetto Ragazze digitali), il Dr. Mauro Andreolini (Ricercatore di Informatica presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche, membro dell’Institute for Systems and Technologies of Information, Control and Communication – INSTICC).
Assai nutrito il gruppo di lavoro che ha via via sviluppato le varie parti previste dal progetto: la Dott.ssa Valeria Barone (Dottoranda di ricerca Unimore, consulente scientifico-organizzativo del Progetto SAFELY), il Dott. Michele Balbinot (Assegnista di ricerca del Progetto SAFELY), il Dott. Marco Mondello (Assegnista di ricerca del Progetto SAFELY) che hanno operato in stretta sinergia con una serie di esperte ed esperti: la Prof.ssa Barbara G. Bello (Univ. della Tuscia, Viterbo), l’Avv. Matteo Di Francesco, il Dott. Francesco Faenza (Dottorando di ricerca Unimore), l’Avv.ta Francesca Florio, la Dott.ssa Michela Malpighi (Centro documentazione CRID Unimore), la Dott.ssa Claudia Severi (Dottoranda di ricerca Unimore, Collegio S. Carlo, Almo Collegio Borromeo di Pavia).
Le attività si sono avvalse anche del contributo del Prof. Alessio Bartolacelli (Univ. di Modena e Reggio Emilia – Unimore), della Dott.ssa Giulia Iapichino (Univ. di Palermo), della Dr.ssa Benedetta Rossi (Dott.ssa di Ricerca in Scienze giuridiche, Unimore), del Dott. Piero Sansò (Dottorando di ricerca Unimore, Collegio S. Carlo, Almo Collegio Borromeo di Pavia).
Modena, 8 luglio 2025
L’Ufficio Stampa