
(AGENPARL) – Sat 05 July 2025 Grosseto, 5 luglio 2025
Dal Partito Democratico un impegno forte per una transizione energetica giusta, condivisa e rispettosa
Presentato oggi a Grosseto il documento firmato dal Partito Democratico di Grosseto e della Val di Cornia-Isola d’Elba sulle aree idonee per le energie rinnovabili
Si è svolta questa mattina presso la Sala Pegaso del Palazzo della Provincia di Grosseto, la conferenza stampa di presentazione del documento firmato dalle segreterie provinciali del Partito Democratico di Grosseto e della Val di Cornia sul tema delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
All’incontro hanno partecipato Leonardo Marras, assessore regionale al Turismo ed Economia, Gianni Anselmi, Consigliere regionale, Marco Simiani, Deputato, Francesco Limatola, Presidente della Provincia di Grosseto, i segretari provinciali del PD Giacomo Termine (Grosseto) e Simone De Rosas (Val di Cornia-Isola d’Elba); Cinzia Tacconi della segreteria provinciale PD di Grosseto con delega all’ambiente; Bice Ginesi, sindaca del Comune di Scansano.
Durante la conferenza stampa, i rappresentanti del Partito Democratico hanno ribadito con forza la propria posizione: la transizione energetica è una priorità, ma deve essere governata con serietà e visione, garantendo il coinvolgimento delle comunità locali, la tutela del paesaggio e della vocazione agricola dei territori.
Il documento nasce in seguito alla sentenza del TAR del Lazio del 13 maggio scorso, che impone al governo di riscrivere entro 60 giorni il DM che affida criteri e principi alle Regioni per legiferare nel campo delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il TAR ha contestato al Governo di aver prodotto un Decreto eccessivamente lacunoso e incapace di garantire omogeneità sul territorio nazionale alla disciplina per l’installazione delle FER.
“Questa sentenza – spiegano i segretari provinciali PD Termine e De Rosas – di fatto riapre la partita legislativa, facendo emergere tutte le criticità di un sistema normativo fragile e tardivo, e riavvolge il nastro delle norme che autorizzavano le installazioni di impianti pressoché ovunque nella nostra regione, esponendo i nostri territori al gravissimo rischio di deturpazione dei paesaggi più pregiati della Val di Cornia e di tutta la provincia di Grosseto. Il governo ora dovrà decidere se impugnare questa sentenza al Consiglio di Stato oppure accettarla. Noi chiediamo al Governo di accettarla arrivando in tempi rapidissimi ad un nuovo DM per consentire alle Regioni di approvare delle leggi che pongano limiti e correttivi alla disciplina nazionale. Alla Regione Toscana chiediamo di portare avanti con determinazione il percorso della legge regionale sulle aree idonee e non idonee con il coinvolgimento dei Comuni interessati, per difendere la bellezza dei paesaggi, la
qualità dell’agricoltura, il lavoro di chi vive e investe nei territori, senza cedere alle logiche speculative delle multinazionali dell’energia. La legge regionale dovrà favorire il riutilizzo di aree urbanizzate, degradate o dismesse prima di autorizzare interventi su terreni agricoli; chiarire e limitare il ricorso all’agrivoltaico, che deve essere riservato solo agli imprenditori agricoli professionali, con un piano di miglioramento agricolo e ambientale allegato; assicurare una distribuzione equa del peso della transizione energetica tra i diversi Comuni, evitando di penalizzare quelli delle aree interne.
“Non siamo contrari agli impianti rinnovabili, siamo contrari agli impianti sbagliati, nei luoghi sbagliati e decisi senza ascoltare nessuno. La transizione ecologica deve essee u progetto condiviso con le comunità locali “ – concludono i rappresentanti del PD.