
(AGENPARL) – Thu 03 July 2025 Comunicazione, Informazione e Transizione digitale della Provincia di Perugia
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Direttore Responsabile Roberto Cerquaglia
In redazione: Donatella Binaglia, Elena Teatini, Ilaria Cesaroni
Monteleone di Spoleto, 3 luglio ‘25
Valnerina – Lingua Blu, l’allarme degli allevatori: “Virus non pericoloso
per l’uomo, ma serve sostegno alle aziende agricole”
I sindaci della Valnerina e gli allevatori incontrano l’assessore Meloni
(Cittadino e Provincia) Montelone di Spoleto 3 luglio ‘25 – Si è tenuta ieri 2 luglio a Cascia
presso la sala Quintiliani, una riunione con l’Assessore Regionale Simona Meloni, l’unità
operativa del servizio veterinario della ASL Umbria2 rappresentato dal Direttore dott.
Castiglioni e dai dirigenti veterinari del distretto Valnerina, con numerosi allevatori di tutti i
comuni colpiti dalla Blue Tongue.
Un nuovo fronte si apre per l’agricoltura della Valnerina, già provata da emergenze sismiche,
sanitarie e crisi ambientali. A preoccupare gli allevatori in queste settimane è la Blue tongue, o
Lingua Blu, un virus che sta colpendo duramente gli allevamenti di ovini, con ricadute
significative sulla produzione di latte e carne. I sindaci presenti del comune di Cascia, Norcia,
Poggiodomo, Sant’Anatolia, Vallo di Nera, Monteleone di Spoleto, hanno tutti espresso
preoccupazione per il futuro degli allevamenti di ovini, ed hanno chiesto misure di
compensazione delle perdite che stanno subendo le aziende.
Le misure servono soprattutto per dare futuro alle aziende considerando che le perdite dei capi
arriveranno ad essere il 15% degli animali delle stalle ovine.
La Regione si è impegnata a rifondere delle spese di smaltimento delle carcasse e delle spese
relative alle perdite di animali. La platea degli allevatori ha detto però che bisogna fare di più
aiutando a ricostituire le greggi e a dare un aiuto per il mancato guadagno dalla perdita di
produzione dei prodotti che incide fortemente sui guadagni di ogni azienda.
“Il nostro lavoro è sempre più difficile – spiegano gli allevatori -. Per questo chiediamo alle
istituzioni un supporto concreto per salvaguardare le attività agricole e garantire la continuità
di una filiera che produce tipicità, qualità e sicurezza per tutti”.
Altro passaggio importante della giornata è stato chiarire che il metodo di interramento degli
animali morti per effetto Blu tongue deve essere una pratica emergenziale e non invece una
pratica ordinaria in quanto lo smaltimento in natura ha dei forti impatti ambientali e deve
essere attentamente monitorato per la grande ricchezza di falde acquifere della Valnerina. Su
questo è intervenuta la Sindaca di Monteleone di Spoleto che ricordando la normativa che
tutela ambiente e sanità pubblica vieta l’interramento considerandolo solo come pratica
residuale in condizioni molto controllate e preferendo il trasporto di carcasse in impianti
autorizzati come inceneritori, impianti di trasformazione dei sottoprodotti di origine
animale .Questa ultima pratica garantisce la distruzione dei virus e non rappresenta un
potenziale pericolo per l’ambiente o per altri animali selvatici, inoltre è conforme al
regolamento CE sui sottoprodotti di origine animale.
La sindaca ha anche elaborata un’ ordinanza che ha consegnata all’assessore Regionale
Simona Meloni.
Ma il messaggio più forte è indirizzato al pubblico dei consumatori : La sindaca Marisa Angelini,
chiarisce: “Non c’è rischio per il consumo umano, ma le perdite per il comparto zootecnico
sono pesanti” bisogna fare informazione.
Nonostante il nome inquietante, il virus non rappresenta alcun pericolo per l’uomo. Lo ribadisce
con chiarezza la Sindaca Marisa Angelini, primo cittadino del Comune di Monteleone di
Spoleto tra i più colpiti della Valnerina, che invita alla calma e a non abbandonare i prodotti
delle produzioni locali: “Il virus si trasmette esclusivamente tramite la puntura di un
moscerino, simile alla zanzara. Non si contagia tra animali per vicinanza e non è trasmissibile
all’uomo, né agli animali da compagnia. I prodotti alimentari restano sicuri e sani”.
La Blue tongue non è un virus nuovo: la sua presenza sul territorio italiano risale ai primi anni
Duemila. A veicolarlo è un insetto ematofago, un moscerino del genere Culicoides, che assorbe
il virus da un animale infetto e lo trasmette pungendo un altro. A differenza di altre malattie,
non si diffonde per semplice contatto, ma gli spostamenti di animali infetti vanno evitati per
limitare la propagazione.
Quali animali colpisce?
Il virus può risultare letale per ovini e mufloni, mentre per bovini e caprini non è mortale, ma
comunque debilitante. “Negli animali infetti si sviluppano ulcere alla bocca e alla lingua che
compromettono l’alimentazione, portando a un calo di peso, ridotta produzione di latte e
perdita di carne”.
Nessun rischio per i consumatori
La rassicurazione principale è chiara: nessun rischio per chi consuma prodotti derivati dagli
animali colpiti. Il virus non si trasmette né tramite carne né tramite latte, né esistono
possibilità di infezione per l’uomo.
“Invitiamo i cittadini a continuare ad acquistare dalle aziende agricole: i prodotti sono sicuri e
controllati”.
Le misure di contenimento
Per contenere il contagio, le autorità sanitarie hanno già attivato protocolli di monitoraggio ed
un possibile blocco degli spostamenti degli animali infetti.
L’invito alla vaccinazione degli animali, la profilassi è essenziale per ridurre gli effetti della
malattia e la sua propagazione.
Inoltre, l’uso di repellenti specifici contro insetti può aiutare a ridurre i morsi dei moscerini
vettori.
monteleone25013.red/DB