
(AGENPARL) – Thu 03 July 2025 Si inoltra quanto segue
Patrizia Biagi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
” Questa mattina, durante un sopralluogo effettuato in Piazza del Carmine,
nel cuore del mercato storico di Ballarò, le opposizioni in Consiglio
Comunale hanno constatato una situazione inaccettabile che solleva
interrogativi gravi sulla gestione dei rifiuti in città.
Nonostante da oltre quattro mesi sia stata avviata la raccolta
differenziata con modalità “porta a porta”, nella piazza abbiamo trovato
ben 13 cassonetti per la raccolta indifferenziata, che sembrerebbe siano
regolarmente svuotati ogni giorno da 4 mesi dalla RAP.
Abbiamo immediatamente contattato sia l’assessore competente che il
dirigente responsabile: entrambi hanno dichiarato di non saperne nulla. Se
davvero non sono al corrente, ci chiediamo chi stia allora gestendo – e per
conto di chi – questa raccolta che contraddice le regole comunali e
vanifica il lavoro degli operatori e dei cittadini che rispettano la
differenziata. E l’assessore che dichiara di non sapere cosa succede sotto
il suo controllo dovrebbe chiedere scusa per avere fallito su tutta la
linea e dimettersi immediatamente.
Siamo di fronte a un inganno, a una truffa nei confronti della città
intera. La RAP, società pubblica che dovrebbe garantire trasparenza,
legalità ed efficienza nella gestione dei rifiuti, finge di non sapere. Ma
questo “non sapere”, a nostro avviso, è tutt’altro che casuale: appare
piuttosto come un favore concesso a qualcuno, in pieno stile clientelare.
Non ne possiamo più. Questa amministrazione ha dimostrato, ancora una
volta, di non avere né il controllo né la volontà di affrontare i problemi
reali della città. È interessata solo a distribuire favori anziché far
rispettare le regole. Palermo merita un governo all’altezza, non complice
dell’abbandono e delle distorsioni che continuano a colpire soprattutto i
quartieri popolari. Chiediamo l’immediata rimozione dei 13 cassonetti
indifferenziati presenti in Piazza del Carmine e spiegazioni dettagliate su
come sia stato possibile che, per quattro mesi, questo sistema parallelo e
contrario alle disposizioni vigenti abbia potuto operare indisturbato e nel
silenzio generale. Presenteremo una richiesta formale di accesso agli atti
e porteremo la vicenda all’attenzione delle autorità competenti.
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico,
Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo,
Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e
Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli.
Foto
[image: 9e2869ec-5d22-4c01-8005-87f08a888461.jpeg]