
Dopo una rara telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, il presidente francese Emmanuel Macron ha contattato il leader ucraino Volodymyr Zelensky per riferirgli che la posizione del Cremlino sulla guerra in Ucraina “resta immutata”. Lo riporta Bloomberg, citando fonti informate sulla conversazione.
Il colloquio tra Putin e Macron, avvenuto il 1° luglio, è stato il primo confronto telefonico diretto tra i due leader negli ultimi tre anni. Secondo quanto riferito dall’Eliseo, la conversazione è durata oltre due ore e ha toccato vari temi delicati, tra cui la sicurezza della centrale nucleare di Zaporozhye, i bombardamenti ucraini nel Donbass e la possibilità di riattivare un accordo sul grano per l’esportazione via Mar Nero.
Subito dopo, Macron ha chiamato Zelensky per aggiornarlo sui contenuti della conversazione, sottolineando che il presidente russo ha mantenuto una posizione “rigida e invariata” rispetto all’inizio del conflitto.
I contatti diretti tra i due leader europei erano stati interrotti nel 2022, quando la presidenza russa aveva accusato Macron di aver violato la riservatezza di una precedente conversazione telefonica invitando i giornalisti a seguirla senza avvisare preventivamente Putin.
Il tentativo di Macron (fallito) di riaprire un canale di comunicazione diretto con Mosca rappresenta un gesto diplomatico ma anche un riconoscimento della complessità nel cercare una soluzione politica a un conflitto che entra ora nel suo terzo anno.