
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 (ACON) Trieste, 2 lug – “La partecipata presentazione del libro
a cura del garante regionale delle persone private della libert?,
Enrico Sbriglia, ci ha consentito di affrontare nella Biblioteca
del Consiglio temi delicati e fondamentali per la nostra regione
– dichiara in una nota Giulia Massolino, consigliera regionale
del gruppo consiliare Patto per l’Autonomia-Civica Fvg e
presidente della Commissione di vigilanza della Biblioteca del
Consiglio regionale Livio Palladin -. Peccato che tale
opportunit? non venga invece offerta ai membri della Commissione
consiliare competente, dove la mia richiesta di audizione sulla
condizione delle carceri giace inevasa da maggio 2024, nonostante
continui solleciti formali e informali, nonostante da regolamento
dovesse essere convocata entro 10 giorni. Eppure c’? tanto che la
Regione potrebbe e dovrebbe fare per garantire dignit? alle
persone recluse, che invece vivono in condizioni che una societ?
civile dovrebbe ritenere inaccettabili”.
“Ringraziamo il responsabile della Biblioteca dott. Pastrovicchio
e il suo team per l’impegno ad aprirsi alla citt? con questi
eventi, che contribuiscono a far conoscere meglio il Consiglio
regionale e i suoi organi di garanzia, a costruire vicinanza e
fiducia – aggiunge Massolino -. Il libro presentato oggi dovrebbe
costituire un punto di partenza per lavorare sui temi dei diritti
delle persone in carcere, in collaborazione con gli organi di
garanzia, e coinvolgendo persone esperte in scienze sociali e
percorsi di partecipazione per elaborare le risposte dei
questionari pubblicate, per poi proporre degli studi strutturati”.
“? fondamentale insistere soprattutto sulla risoluzione del
sovraffollamento – conclude la consigliera -: non carceri pi?
grandi, ma meno persone in carcere. In tal senso, grandi speranze
arrivano dalla relazione della Corte di Cassazione sul Decreto
Sicurezza, che andrebbe invece ad aggravare la situazione con
nuove fattispecie di reato e peggioramento delle condizioni delle
persone detenute, delle donne incinte o madri, e dei loro figli”.
ACON/COM/fa
021909 LUG 25