
(AGENPARL) – Mon 30 June 2025 Carceri, Greco (CNF) “Parole di Mattarella non restino inascoltate: serve una svolta strutturale e umana”
“Sistema penitenziario al collasso, la Costituzione impone rispetto dei diritti”
Roma, 30 giugno 2025 – “Le parole del Presidente della Repubblica sull’emergenza suicidi in carcere non possono restare inascoltate. Il sistema penitenziario italiano è al collasso: sovraffollamento, condizioni disumane, logiche carcerocentriche e una rieducazione solo teorica evidenziano da tempo criticità strutturali irrisolte”.
Lo dichiara Francesco Greco, presidente del Consiglio Nazionale Forense, che aggiunge: “Occorre una riforma strutturale, non risposte parziali. Serve ampliare le misure alternative, valorizzare la messa alla prova, il ruolo del terzo settore, il lavoro retribuito dentro e fuori il carcere. In particolare, per le donne detenute, si dovrebbe guardare con maggiore convinzione alle esperienze internazionali di probation e giustizia riparativa: sostenere il reinserimento delle madri significa proteggere i figli e prevenire la recidiva. Il decreto Sicurezza ha introdotto misure sull’occupazione esterna, ma il lavoro intramurario resta un nodo irrisolto”.
“Occorre tornare allo spirito dell’art. 27 della Costituzione – prosegue Greco – rendendo effettiva la funzione rieducativa della pena. La carcerazione preventiva deve essere l’estrema ratio, e la liberazione anticipata non può essere svuotata di significato restringendo le garanzie difensive”.
“Umanizzare la pena, difendere le garanzie, ricostruire il senso della giustizia: è questa la strada obbligata per una democrazia matura. La pena non può ridursi a sofferenza, né il carcere a vendetta sociale. La nostra Costituzione impone una pena che educhi, non che annienti”, è la conclusione del presidente del Cnf Greco.
Consiglio Nazionale Forense
Ufficio Stampa – Benedetta Giardini
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