
(AGENPARL) – Thu 26 June 2025 Recupera l’export vicentino nei primi tre mesi del 2025. Ma c’è il rischio
di una nuova frenata per la situazione internazionale. Cavion: “Fondamentale
rilanciare i consumi interni e continuare a individuare mercati nuovi”
La crescente instabilità geopolitica e l’incertezza dei negoziati sui dazi sono due elementi che potrebbero rallentare il tentativo di recupero della manifattura italiana. Lo spiega l’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza a margine dell’analisi dei dati export del primo trimestre 2025. Dati che rilevano come nei primi 3 mesi dell’anno in corso, si registri una ripresa del commercio estero che in provincia di Vicenza segna un +0,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, tornando positivo dopo le flessioni degli ultimi due anni (-1,5% nel 2024, -2,6% nel 2023). Unica provincia veneta, Vicenza, a registrare una crescita dell’export manifatturiero. A livello regionale, infatti, si osserva una contrazione, pari a -1,4% (in miglioramento sul -2,2% segnato nel 2024) con Venezia (-6,8% rispetto al I trimestre 2024) e Verona (-3,1%) in testa per esiti negativi.
I settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese (MPI) registrano una diminuzione del -0,9% rispetto ai primi 3 mesi del 2024, in linea con il -0,7% registrato nel 2024, mentre l’export degli altri settori manifatturieri è in aumento dell’1,9%.
A pesare sulla dinamica dei settori di MPI è soprattutto il persistere del forte calo delle vendite all’estero del settore Moda che segna un -5,7% rispetto al I trimestre 2024. Ad attenuare la contrazione, l’export di Prodotti alimentari che crescono del 10,3% e i Prodotti orafi (+4,4%). Tra gli altri settori, crescono Macchinari e apparecchiature (+3%), mentre Computer e prodotti di elettronica e ottica registrano una contrazione pari a -24,2% rispetto al I trimestre 2024.Al dettaglio dei principali mercati di destinazione, si rileva ancora una forte flessione dell’export verso la Germania, primo partner commerciale, che nei primi tre mesi del 2025 segna un -6,2%, in attenuazione rispetto al -9,2% registrato nel 2024. Torna in espansione, invece, l’export verso gli Stati Uniti, secondo mercato del made in Vicenza, che segnano +13%, per effetto anche dell’incertezza dovuta alle continue notizie di dazi doganali. Tra gli altri principali mercati, le maggiori crescite si osservano per l’export verso Emirati Arabi Uniti (+15,3%), Regno Unito (+12,4%) e Spagna (+5,1%). In calo invece l’export verso: Turchia (-26,1%), Cina (-16,2%), Romania (-10,5%) e Cechia (-9,5%). In generale, la dinamica complessiva è sintesi di una espansione dell’export vicentino nei mercati extra Unione europea che segnano un +2,4% nel I trimestre 2025, e di una contrazione, sebbene in attenuazione rispetto al 2024 (-3,6%), dell’export sui mercati dell’Ue 27, che segnano un -0,9% nei primi tre mesi dell’anno.Come rilevato da altri istituti per l’export è un momento cruciale. La situazione mediorientale aggiunge ulteriore complessità e preoccupazioni. Nel complesso, infatti, il rischio geopolitico determinato dai conflitti interessa un’area che complessivamente include 25 mercati nella quale nel 2024 il made in Vicenza vale 2,6 miliardi di euro, pari all’11,6% dell’export manifatturiero totale e il 23,2% delle esportazioni nei paesi extra UE. Nel 2024 l’export vicentino in questa area è cresciuto del +5,5%, contro il -1,5% globale. In particolare, si registra un +16,1% verso Paesi ai confini con il Medio Oriente, +5,2% Medio Oriente, +2,5% verso India e Pakistan, mentre è in calo del 12,6% l’export verso i paesi della guerra russo-ucraina.
“Se la voce export nel primo trimestre dell’anno è cresciuta è anche perché c’è stata la capacità di individuare nuovi mercati al di là dell’Europa e dei BRICS. Ma questo non basta – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion-. C’è la necessità di favorire e sostenere gli investimenti in innovazione, penso ad esempio al settore della meccanica, in specializzazione, dove moda e oreficeria possono giocare un ruolo importante, e nel made in Italy tout court come appunto in cibo e bevande. Al contempo, va anche favorito il mercato interno, italiano ed europeo”. Il presidente al proposito aggiunge: “In questo senso Confartigianato Vicenza è stata protagonista di una serie di appuntamenti internazionali che testimoniano l’impegno nel rafforzare l’apertura ai mercati esteri. Un esempio è la recente Convention dei Desk Esteri, presenti già in 6 paesi, per rafforzare i legami tra imprese vicentine e mercati emergenti. Insieme a Made in Vicenza, poi, sono in programmazione incontri B2B tra imprese del comparto agroalimentare vicentino e una delegazione di operatori centroamericani, in particolare da Guatemala e Colombia. In ambito moda e innovazione, una delegazione del CCPIT Tex (ente cinese di promozione) incontrerà aziende del distretto veneto della maglieria seamless, interessata a nuove collaborazioni. Infine, a Treviso si tiene un evento dedicato al comparto sport system, promosso da Confartigianato e rivolto a imprese, buyer e stakeholder del settore, con un focus su internazionalizzazione e nuove tecnologie. Tutte attività che mirano ad ampliare la platea di potenziali mercato oltre che presentare la varietà, e la qualità delle produzioni artigiane”.
Comunicato 92 – 26 giugno 2024