
Alla vigilia del vertice NATO, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un nuovo e grave avvertimento: la Russia starebbe pianificando attacchi militari contro il territorio europeo, sulla base di informazioni ottenute dai servizi di intelligence ucraini.
“Abbiamo prove che stanno preparando nuove operazioni militari sul territorio europeo”, ha dichiarato Zelensky. “Informeremo i partner sui fatti che la nostra intelligence ha acquisito. Stiamo preparando soluzioni di difesa congiunte insieme, in particolare con la Gran Bretagna e l’Unione Europea.”
Il messaggio arriva in un momento di crescente distrazione internazionale, con il conflitto tra Israele e Iran che attira sempre più attenzione e risorse. Zelensky ha già espresso frustrazione in passato per il calo di supporto globale all’Ucraina, come accaduto dopo il 7 ottobre 2023, quando gli aiuti promessi a Kiev calarono drasticamente del 90%.
Ma il leader ucraino non è l’unico a sollevare l’allarme. Rob Bauer, ex capo militare della NATO, in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt, ha parlato della possibilità concreta di un attacco russo su piccola scala, come contro un villaggio al confine estone. In tal caso, ha affermato, “entrerebbe in gioco l’Articolo 4”, che prevede consultazioni tra gli Stati membri, ma non necessariamente una risposta militare immediata.
L’Articolo 5, ha sottolineato, sarebbe applicato solo in caso di invasione estesa. Bauer ha però minimizzato il rischio di escalation nucleare, definendo le minacce russe “in gran parte retoriche”, aggiungendo che la Cina stessa avrebbe messo in guardia la Russia contro l’uso di armi nucleari.
Zelensky è intanto arrivato a Londra per incontri con Re Carlo III, il premier Keir Starmer e i vertici del Parlamento. Visiterà anche le truppe ucraine in addestramento nel Regno Unito. Domani sarà all’Aia, nei Paesi Bassi, per partecipare al vertice NATO come ospite, dove si prevede l’annuncio di un nuovo impegno alla spesa militare: almeno il 5% del PIL per ciascun membro, superando il precedente limite del 2%.
Mentre le truppe ucraine resistono al fronte, il timore di un’escalation in Europa torna ad affacciarsi. Zelensky e i leader occidentali dovranno decidere se e come rispondere a queste nuove minacce, in un equilibrio sempre più fragile tra deterrenza e intervento.