
Un altro tentativo di assassinio contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato sventato grazie a un’operazione congiunta tra i servizi segreti ucraini (SBU) e l’agenzia di sicurezza polacca (ABW). Lo ha annunciato il capo dell’SBU, colonnello generale Vasyl Malyuk, durante un briefing riservato alla stampa nazionale.
Secondo quanto riportato da TSN e RBC, il piano prevedeva l’eliminazione fisica di Zelensky all’aeroporto di Rzeszow-Jaszczyńska in Polonia, utilizzando un drone FPV (first-person view) o un fucile di precisione. Il sospettato principale sarebbe un ex militare polacco in pensione, reclutato in passato dai servizi segreti dell’Unione Sovietica e rimasto fedele all’ideologia comunista anche dopo il crollo dell’URSS.
Il colonnello Malyuk ha sottolineato che il piano era stato accuratamente preparato dalla Russia, ma è stato individuato in tempo grazie a uno stretto coordinamento tra i due servizi di intelligence.
L’Ucraina ha riferito che Zelensky è stato già bersaglio di numerosi tentativi di omicidio dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022, con diversi complotti sventati grazie all’intervento delle forze di sicurezza.
Il nuovo episodio conferma l’alto livello di minaccia alla sicurezza del presidente ucraino, considerato da Mosca uno degli ostacoli principali alla piena realizzazione degli obiettivi bellici del Cremlino.