
(AGENPARL) – Tue 17 June 2025 GdiF SAVONA: SEQUESTRATI BENI PER OLTRE UN MILIONE DI EURO
NEI CONFRONTI DI UN SOGGETTO RESPONSABILE DI RICICLAGGIO.
Nell’ambito di articolate indagini di polizia economico-finanziaria,
esperite nei confronti di
soggetti economici con sede nelle province di Savona, Genova e Milano,
tutte operanti nel
settore dei trasporti e della logistica, i militari del Comando
Provinciale Savona hanno
proceduto a denunciare all’Autorità Giudiziaria di Savona otto persone
ritenute responsabili
di reati tributari disciplinati dal D.Lgs nr. 74/2000 (art. 5 omessa
presentazione di
dichiarazione fiscale, art. 8 emissione di fatture per operazioni
inesistenti e art. 2
dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni
inesistenti), nonché una
persona per il reato di riciclaggio (art. 648 bis c.p.).
In quest’ultimo caso, il riciclatore ha provveduto a “ripulire”,
mediante plurime operazioni di
trasferimento su molteplici rapporti finanziari allo stesso
riconducibili, i proventi derivanti
dall’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti.
Complessivamente,
l’approfondita analisi dei conti correnti bancari riconducibili agli
indagati ha consentito di
individuare oltre 60 operazioni poste in essere al fine di riciclaggio
per un valore quantificato
in più di un milione di euro. Pertanto, sotto l’attenta e costante
direzione della locale Procura
della Repubblica, il dipendente Nucleo di Polizia Economico
Finanziaria ha dato esecuzione
ad un provvedimento emesso dall’ufficio del Giudice per le Indagini
Preliminari del Tribunale
di Savona che ha disposto l’adozione di una misura cautelare reale a
carico del soggetto
ritenuto responsabile del reato di riciclaggio che ha interessato un
immobile di pregio nel
levante ligure del valore di oltre 815.000 euro ed un’autovettura di
lusso del valore di 50.000
euro.
In ragione del nulla osta rilasciato dall’Autorità Giudiziaria
procedente, sono state eseguite
sette verifiche fiscali nei confronti degli emettitori e degli
utilizzatori delle fatture per
operazioni inesistenti, aventi sede amministrativa nel territorio
meneghino ed in quello ligure,
che hanno consentito di procede alla constatazione di rilevanti e
complessive violazioni di
natura fiscale, quantificate in oltre tredici milioni di euro.
Sulla base dei processi verbali di constatazione redatti, il