
Durante il vertice del G7 tenutosi in Canada, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro britannico Sir Keir Starmer hanno firmato un nuovo accordo commerciale bilaterale tra USA e Regno Unito. Ma il momento solenne ha preso una piega imbarazzante quando, durante la presentazione alla stampa, Trump ha aperto la cartella contenente il documento firmato, facendolo cadere a terra davanti ai fotografi e costringendo Starmer ad accovacciarsi per raccoglierlo.
“Conosciamo tutti il grande Primo Ministro del Regno Unito e… ops! Mi dispiace”, ha commentato Trump con una risata. Starmer, visibilmente imbarazzato ma pronto, ha risposto: “Un documento molto importante!”, restituendo i fogli al Presidente.
I punti salienti dell’accordo
L’intesa commerciale garantisce al Regno Unito condizioni vantaggiose rispetto ad altri paesi. In particolare:
- Dazio zero sull’industria aerospaziale britannica, compresi i motori Rolls Royce e altri componenti critici.
- Riduzione al 10% dei dazi sull’industria automobilistica britannica.
- Dazi su acciaio e alluminio fissati al 25%, inferiori alla media globale del 50%, con la possibilità di ulteriori riduzioni in futuro.
Trump ha giustificato le concessioni affermando: “Il Regno Unito è molto ben protetto. Sai perché? Perché mi piacciono: è la loro massima protezione.”
Trump lascia il G7, polemiche con Macron
Poco dopo la firma, Trump ha lasciato bruscamente il vertice, evitando il confronto finale con gli altri leader. Il presidente francese Emmanuel Macron ha suggerito che la sua partenza potesse essere legata alla crisi in Medio Oriente tra Israele e Iran.
Trump ha risposto con forza tramite Truth Social, definendo le speculazioni di Macron “sbagliate” e accusandolo di cercare pubblicità. “È una cosa ben più importante. Che lo faccia di proposito o meno, Emmanuel sbaglia sempre. Restate sintonizzati!”, ha scritto.
Mentre i dettagli dell’accordo commerciale sono stati accolti positivamente dalla stampa britannica e da parte degli ambienti economici, l’episodio del documento caduto e la partenza anticipata di Trump hanno rubato la scena, evidenziando ancora una volta quanto i gesti simbolici possano influenzare la percezione di eventi politici rilevanti.