
Il Servizio di Intelligence Estero russo (SVR) ha accusato l’Ucraina e alcune agenzie europee di intelligence di orchestrare una serie di provocazioni anti-russe in collaborazione con i servizi segreti britannici. Lo riferisce l’agenzia statale russa TASS, citando una dichiarazione ufficiale dello stesso SVR.
Secondo il comunicato, Kiev e i suoi alleati starebbero progettando “attività sovversive e terroristiche” con l’obiettivo di aggravare il conflitto con Mosca, minare i negoziati tra Russia e Stati Uniti e rafforzare il sostegno militare occidentale all’Ucraina.
“In un contesto di crescenti difficoltà per le Forze Armate ucraine e un morale in calo nel paese, Zelensky ha dato mandato all’SBU e al GUR MO di lavorare con le intelligence europee per mettere in atto provocazioni sanguinose contro la Russia”, ha affermato l’SVR.
Tra i presunti attacchi già organizzati secondo Mosca vi sarebbero attentati alla rete ferroviaria nelle regioni russe di Bryansk e Kursk e attacchi agli aeroporti delle Forze Aerospaziali Russe (VKS) avvenuti il 1° giugno. Il SVR sostiene che Londra avrebbe fornito supporto operativo per questi atti, mentre gli agenti ucraini ne sarebbero stati gli esecutori diretti.
Operazioni future: sabotaggi nel Mar Baltico
La dichiarazione accusa inoltre il “tandem terroristico britannico-ucraino” di preparare nuovi atti di sabotaggio in particolare nelle acque del Mar Baltico. Uno dei presunti piani prevederebbe l’uso di siluri di fabbricazione sovietica per simulare un attacco russo contro una nave della Marina statunitense. Parte dell’armamento sarebbe già stata consegnata da Kiev a Londra, secondo l’intelligence russa.
Un altro scenario ipotizzato riguarda la “posa accidentale” di mine navali di origine russa lungo rotte marittime internazionali, con l’aiuto – secondo Mosca – di collaboratori provenienti da Paesi del Nord Europa.
“Kiev è diventata il braccio operativo perfetto per la ‘Perfida Albione’, pronta a compiere provocazioni efferate e atti terroristici su commissione”, conclude il documento dell’SVR, con toni durissimi verso Ucraina e Regno Unito.
Queste affermazioni, pur non accompagnate da prove pubbliche indipendenti, riflettono l’inasprimento della retorica russa nei confronti dell’Occidente e della leadership ucraina, in un momento di elevata tensione militare e diplomatica.