
Un nuovo allarme arriva dalle Nazioni Unite: i veicoli autonomi e le tecnologie guidate dall’intelligenza artificiale potrebbero essere trasformati in strumenti di morte da parte di gruppi terroristici. Il rapporto intitolato “Algoritmi e terrorismo: l’uso dannoso dell’intelligenza artificiale a fini terroristici”, pubblicato in anteprima dal Times, analizza i rischi legati all’uso improprio delle tecnologie emergenti da parte degli estremisti.
Il documento mette in guardia sulla possibilità che auto senza conducente, droni e altri sistemi automatizzati vengano sequestrati e utilizzati per attacchi di massa in spazi pubblici affollati, senza la necessità di un attentatore suicida. “I veicoli, in particolare automobili, furgoni e camion, sono da tempo utilizzati negli attacchi terroristici”, ha dichiarato l’Ufficio antiterrorismo delle Nazioni Unite.
Secondo il rapporto, l’evoluzione tecnologica rischia di offrire ai terroristi nuovi strumenti per colpire con maggiore efficienza e anonimato. “Una maggiore autonomia delle auto potrebbe rappresentare uno sviluppo accettabile per i gruppi terroristici, consentendo loro di portare a termine efficacemente uno dei loro attacchi più tradizionali da remoto”, si legge nel documento.
Il rapporto invita la comunità globale, i governi e l’industria tecnologica ad affrontare in modo proattivo i rischi, affinché l’intelligenza artificiale venga utilizzata per il bene e non per creare nuove minacce.
William Allchorn, ricercatore senior presso l’International Policing and Public Protection Research Institute, ha sottolineato la gravità della minaccia: “La probabilità di attacchi coordinati con veicoli autonomi dirottati o costruiti su misura nei prossimi cinque-dieci anni è da moderata ad alta. Tutti i servizi di sicurezza nazionale dovrebbero considerarla una minaccia concreta”.
Allchorn ha aggiunto che, sebbene la minaccia attualmente sia limitata, il suo potenziale cresce man mano che la tecnologia si diffonde e si perfeziona. Un messaggio chiaro: l’innovazione tecnologica deve andare di pari passo con una strategia di sicurezza lungimirante e globale.