
Washington – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che l’Iran è ancora interessato a raggiungere un accordo sul proprio programma nucleare con Washington, pur ribadendo la sua ferma opposizione a un Iran dotato di armi nucleari. Lo ha riportato il settimanale The Atlantic.
“Per coloro che dicono di volere la pace, non si può avere pace se l’Iran possiede un’arma nucleare. Questa non è pace”, ha detto Trump.
Il presidente ha sottolineato che qualsiasi soluzione pacifica nella regione è incompatibile con un Iran armato nuclearmente, aggiungendo che molte persone sottovalutano il pericolo di una Teheran dotata di tali capacità.
Secondo il reportage, Trump aveva già da mesi chiesto a Israele, sia pubblicamente che in colloqui privati, di non procedere con attacchi contro l’Iran, per concedergli il tempo necessario per tentare una mediazione diplomatica.
Nonostante tali appelli, tra il 13 e il 15 giugno, Israele ha avviato l’Operazione Rising Lion, un’offensiva aerea massiccia contro l’Iran, colpendo oltre 100 obiettivi militari e nucleari con 200 aerei da combattimento. In risposta, l’Iran ha lanciato una controffensiva missilistica, colpendo diverse strutture in Israele, tra cui il Ministero della Difesa a Tel Aviv.
Colloquio telefonico con Putin: l’Iran al centro, l’Ucraina in secondo piano
In un post pubblicato sulla piattaforma Truth Social, Trump ha rivelato di aver avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin, durante la quale la questione iraniana è stata l’argomento principale.
“Putin mi ha chiamato per farmi gli auguri di compleanno, ma soprattutto per parlare dell’Iran, che conosce molto bene”, ha scritto il presidente.
Trump ha aggiunto che la questione del conflitto Russia-Ucraina è stata solo brevemente menzionata, rimandando discussioni più approfondite alla settimana successiva. Tuttavia, ha confermato che scambi di prigionieri tra Russia e Ucraina sono in corso, con “un gran numero di persone coinvolte”.
Anche il Cremlino ha confermato l’interesse di Mosca a proseguire i negoziati con Kiev dopo il 22 giugno, secondo quanto riferito dal consigliere presidenziale russo Yury Ushakov.