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Comunicato Stampa
12 giugno 2025
Haiti: Save the Children, circa un bambino su sei sfollato a causa della violenza armata
In totale sono 1,3 milioni le persone sfollate, con un aumento del 24% negli ultimi sei mesi
Ad Haiti attualmente circa un bambino su sei è sfollato a causa della violenza armata. Lo dichiara Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Da un’analisi degli ultimi dati diffusi dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM)[1], emerge che sono quasi 700mila i bambini e le bambine sfollati, su un numero totale di 1,3 milioni di persone (circa una su nove) costrette ad abbandonare le proprie case, il massimo storico nel Paese, con un aumento del 24% da dicembre 2024.
I bambini sfollati e le loro famiglie sono costretti a vivere in scuole sovraffollate trasformate in rifugi, spesso senza acqua potabile, cibo o protezione adeguati.
Sono passati ormai 15 mesi da quando Haiti ha dichiarato lo stato di emergenza – nel marzo 2024 – a causa dell’escalation di violenza e illegalità nel Paese, in particolare a Port-au-Prince, dove i gruppi armati hanno preso il controllo di tutte le principali strade di accesso e uscita dalla città. I gruppi armati controllano anche la città di Mirebalais, nel dipartimento del Plateau Central di Haiti. L’aumento degli sfollamenti che si sta registrando – osserva Save the Children – potrebbe spingere un numero sempre maggiore di bambini nelle mani dei gruppi armati, con il rischio di trovarsi nel fuoco incrociato con la polizia o di subire abusi e sfruttamento.
“I bambini di Haiti stanno vivendo in un incubo senza fine – ha dichiarato Chantal Sylvie Imbeault, Direttrice di Save the Children ad Haiti – Un bambino su sei è stato costretto a lasciare la propria casa e la sicurezza che rappresenta. Molti vivono in campi sovraffollati, dove gli aiuti sono limitati e i rischi di violenza sessuale, abusi e reclutamento da parte di gruppi armati sono alti. In questo momento, i bambini di Haiti hanno bisogno di sicurezza, protezione e accesso a servizi a misura di bambino. Il mondo deve aprire gli occhi e guardare a cosa sta accadendo nel Paese”.
L’Organizzazione ribadisce che l’unico modo per proteggere veramente le vite dei bambini è quello di fermare questa violenza e chiede a tutte le parti in causa di fare tutto ciò che è in loro potere per arginare immediatamente la situazione. L’assistenza umanitaria salvavita e gli operatori umanitari devono poter raggiungere immediatamente chi ne ha bisogno e la comunità internazionale deve aumentare con urgenza gli aiuti economici umanitari per Haiti.
Save the Children ha fornito assistenza in denaro alle famiglie sfollate nell’area metropolitana di Port-au-Prince che vivono nelle scuole adibite a rifugi, affinché potessero trovare soluzioni abitative più dignitose, contribuendo al contempo a liberare le scuole per riprendere le attività didattiche, e assistenza in denaro alle famiglie ospitanti nei dipartimenti di Grand’Anse, Sud e Nord Est. L’Organizzazione sta inoltre lavorando attraverso partner locali nei dipartimenti di Haiti Ovest, Grand’Anse e Sud per fornire accesso a un’istruzione di qualità e supporto psicosociale agli studenti.
Save the Children opera ad Haiti dal 1978, sia nelle comunità urbane che in quelle rurali.
[1]Secondo il rapporto Displacement Tracking Matrix (DTM) pubblicato di recente dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), quasi 1,3 milioni di persone sono attualmente sfollate ad Haiti, con un aumento del 24% dal dicembre 2024. Si stima che circa il 53% degli sfollati sia costituito da bambini, pari a circa 700.000, ovvero circa un bambino su sei nel Paese. La popolazione infantile di Haiti è stimata in circa 4,3 milioni di persone.